Cantù: «Registro delle unioni entro l’anno» Ma Del Corona rifiuta le adozioni per i gay

  

PROTAGONISTI Da sinistra: l’assessore Gabriele Cantù, Vladimiro Del Corona e Arianna Terreni
di MONICA DOLCIOTTI LIVORNO «SARÀ ISTITUITO anche a Livorno il registro delle unioni civili entro dicembre per le persone che hanno un legame affettivo al di fuori del matrimonio, o che comunque convivono. Fino ad ora avevamo rilasciato un attestato, 17 in tutto, alle coppie che venivano a dichiarare di costituire una famiglia basata sui vincoli affettivi». Lo ha annunciato ieri l’assessore al sociale Gabriele Cantù. Ma Vladimiro del Corona, consigliere del Pd a margine ha commentato: «Sono a favore delle unioni tra persone al di fuori del matrimonio, dunque delle unioni civili anche tra omosessuali, ma non possono accettare l’aspirazione all’adozione di bambini che esprimono oggi le coppie omosessuali». Insomma Del Corona ha detto la stessa cosa espressa dal sindaco Cosimi non molto tempo fa, sollevando però un vespaio di polemiche con tanto intervento del presidente nazionale dell’Arcigay Grillini. Tutto questo è accaduto ieri durante la seduta congiunta della prima commissione (affari istituzionali) e dell’ottava (diritti-pari opportunità-differenze di genere) dove è stata discussa l’interpellanza dei consiglieri Massimo Ciacchini e Bruno Tamburini (Pdl) sul certificato anagrafico riferito ai legami affettivi per il quale si è pubblicamente esposto il sindaco. I due esponenti di centro destra hanno chiesto «di bloccare l’attestato in attesa della specifica legislazione per non generare confusione e non dare adito a strumentalizzazioni». Ciacchini: «Ritengo che le esternazioni del sindaco e il provvedimento sul certificato anafrico per i legami affettivi denotino una tecnica usata dal sindaco che mira ad agire d’anticipo su questioni ancora da definire a livello nazionale. Questa è una fuga in avanti che contestiamo e va a danno della famiglia tradizionale vero fondamento della società. Inoltre questa amministrazione non tutela tutte le famiglie numerose». Il Liberal-Pdl Attilio Palmerini ha addirittura invocato l’ introduzione del quoziente numerico a favore delle famiglie più numerose come parametro per la valutazione delle iniziative per sostenerle». Arianna Terreni (Pd): «Quella per le unioni civili è una battaglia culturale a favore dei diritti individuali e civili» e «l’articolo 3 della Costituzioni sancisce l’eguaglianza dei diritti senza distinzione di sesso» e l’articolo 2 «salvaguarda i diritti inviolabili dell’uomo. Non lo dimentichiamo». HA AGGIUNTO: «Anche se solo una persona, invece di 17, ha chiesto il certificato anagrafico in base al legame affettivo non importa. E’ un passo significativo». L’assessore Cantu ha replicato infine: «La nostra non è una fuga in avanti, piuttosto siamo noi indietro rispetto alla realtà». E sul quoziente numerico: «Lo possiamo prendere in considerazione».


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