Drag Queen dai salesiani Imbarazzo in parrocchia

  

di Enrico Ferro
Uno spettacolo teatrale affidato ad una compagnia di Drag Queen, organizzato per sostenere un’associazione per la procreazione medicalmente assistita: il tutto in uno spazio di proprietà dei Salesiani di Padova. È un messaggio di vita, tolleranza e uguaglianza quello che sarà lanciato domani sera dal palco del piccolo Teatro Don Bosco di via Asolo alla Paltana. La compagnia “I Ricci” manderà in scena la rappresentazione “Una mina vagante”, ispirato al film “Mine vaganti” di Ferzan Özpetek: la piece teatrale racconta la storia di Nicola, ragazzo meridionale che da tempo risiede a Roma dove ha avuto modo di vivere alla luce del sole la propria omosessualità. L’iniziativa è stata voluta e organizzata da Cristina Bernardi, fondatrice e presidente dell’associazione Sos Pma (procreazione medicalmente assistita), con la collaborazione dell’Arcigay e il patrocinio del Comune di Padova. Si comincia alle 21 e il biglietto d’ingresso costa 20 euro: l’incasso sarà interamente devoluto a Sos Pma. L’intento è quello di diffondere una cultura contro le discriminazioni e per la modifica della legge 40 sulla fecondazione assistita. Da qualche giorno le locandine campeggiano all’ingresso del teatro e questo ha causato qualche imbarazzo nella vicina parrocchia di San Giovanni Bosco e al suo parroco don Antonio Marostegan. Dal punto di vista operativo la gestione dello spazio è affidata a un’associazione laica che porta il nome “Piccolo Teatro”. Ovviamente la proprietà viene costantemente informata della programmazione, che deve essere in linea con le direttive imposte da una apposita commissione formata dalla Cei. L’associazione ha preferito non commentare in alcun modo l’organizzazione dell’evento: «Siamo nelle sabbie mobili», si limitano a dire incrociando le dita per la buona riuscita della serata.


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