Escort licenziato, doppio ricorso

  

si LUCA ZIROTTI VERBANIA
Impiegato Lavorava negli uffici provinciali (a sinistra la sede) il dipendente licenziato perché accusato di prostituirsi sul web La battaglia legale sulla scelta della Provincia è in corso

La Provincia dovrà vedersela anche con la corte di Cassazione nella vicenda del dipendente licenziato perché accusato di essere un escort nel tempo libero. Dopo il ricorso presentato dal dipendente in corte d’Appello a Torino, infatti, si è mosso anche il Garante della Privacy. Ha impugnato la sentenza del tribunale di Verbania che aveva bocciato la posizione del Garante e l’accusa di uso improprio di dati personali. Così sulla vicenda tornano ad essere due i fronti giudiziari aperti, con la Provincia pronta a difendere la sua posizione in entrambe le sedi. Non essendo previsto l’appello nel caso del ricorso del Garante della Privacy (datato 13 dicembre), è previsto direttamente il passaggio in Cassazione: la Provincia nei giorni scorsi ha risposto incaricando l’avvocato novarese Umberto Delzanno di presentare controricorso. L’altro fronte è quello della Corte d’Appello di Torino, a cui si era rivolto già nei mesi scorsi l’ex dipendente.

Il caso risale ormai a un anno fa: a gennaio infatti era emersa la decisione della Provincia di licenziare un suo dipendente perché accusato di prostituirsi via Internet tramite annunci su siti gay. Il provvedimento era diventato operativo da febbraio, ma oltre alla presa di posizione di Arcigay, che aveva chiesto subito chiarimenti, c’era stato anche il pronunciamento del Garante della Privacy che accusava la Provincia di «uso improprio di dati molto sensibili da parte del datore di lavoro». Secondo la Provincia invece si trattava di un’attività che «getta discredito sull’ente» oltre che «contraria ai doveri di ufficio di un dipendente pubblico». Per due volte in primo grado il Tribunale di Verbania ha dato ragione alla Provincia: da un lato bocciando la posizione del Garante (da qui il ricorso in Cassazione), dall’altro nella causa intentata dal lavoratore contro il licenziamento. «Vado avanti nella mia battaglia, sono convinto di poter far valere ragioni importanti, confido ancora nella giustizia» aveva detto mesi fa l’ex dipendente. Un duello legale che riprenderà a febbraio, a un anno dal licenziamento: «La prima udienza in Corte d’Appello è il 6 febbraio spiega l’avvocato Francesca Lapenna, difensore dell’ex dipendente – prendiamo atto con favore anche del ricorso del Garante, ma quella è una vertenza con la -Provincia e non tocca a noi entrare nel merito».
L’ente è pronto a difendere la scelta in corte d’Appello e in Cassazione


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