Pordenone. Giornata della memoria

  

ARCIGAY Presidio e fiaccolata contro “l’omocausto” Un presidio e una fiaccolata per ricordare le persone omosessuali deportate nei campi di concentramento nazisti o mandate al confino nell’Italia fascista. Ma anche per dire a gran voce “Omocausto, mai più”. Si intitola così il sit-in che, a lume di candela, arcigay Friuli “Nuovi passi” Udine e Pordenone e arcilesbica organizzeranno domani alle 18 in piazzetta Lionello a Udine. il convegno Disabilità e sicurezza La sicurezza delle persone con disabilità: dal progetto inclusivo alla gestione dell’emergenza, è il titolo del convegno in programma dalle 14,15 di oggi nell’aula magna del Consorzio universitario a Pordenone. Fondamentale il contributo dei vigili del fuoco. al polo tecnologico Selene Biffi parla di innovazione Domani alle 10 sarà ospite del Polo tecnologico di Pordenone, Selene Biffi per un incontro su “Innovazione aziendale. Oltre al business plan, cos’è e come funziona il Business Model Canvas”. lunedì La democrazia secondo il Movi Il Movi invita lunedì in biblioteca a Pordenone associazioni di volontariato e cittadini per parlare di democrazia con Giuseppe Cotturri.

Pagina 19 – Cronache

IN PIAZZETTA LIONELLO

Una fiaccolata anti-Omocausto

Domani manifestazione per ricordare gli omosessuali perseguitati

——————————————————————————–

Un presidio e una fiaccolata per ricordare le persone omosessuali deportate nei campi di concentramento nazisti o mandate al confino nell’Italia fascista. Ma anche per dire a gran voce “Omocausto, mai più”. Si intitola così il sit-in che, a lume di candela, Arcigay Friuli “Nuovi passi” Udine e Pordenone e Arcilesbica Udine organizzeranno domani alle 18 in piazzetta Lionello. Domenica è il giorno dedicato alla memoria, al ricordo dell’anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz per commemorare le vittime della persecuzione fascista e nazista contro ebrei, rom, omosessuali, disabili, malati di mente e testimoni di Geova. Ed è in questo contesto che Arcigay e Arcilesbica vogliono ricordare i circa 100 mila omosessuali che, tra il 1933 e il 1945, vennero perseguitati. Di questi, molti pagarono con la prigione il fatto di essere gay. Altri, marchiati con un triangolo rosa, vennero deportati nei campi di concentramento dove la maggior parte morì nelle camere a gas o a causa di stenti e malattie. Dei circa 4 mila sopravvissuti, molti passarono dai lager alle carceri, per effetto della legge all’epoca ancora in vigore: un’ulteriore insostenibile umiliazione. Domani saranno letti a lume di candela alcuni brani sull’“omocausto” per dare voce alle tante vittime omosessuali del nazismo. Ma non solo, perché la manifestazione patrocinata dal Comune non sarà solo una mera occasione commemorativa. «Se da un lato il ricordo della tragedia nazifascista rischia di sbiadire ed è quindi sempre più importante ricordare – spiega il presidente di Arcigay Friuli, Giacomo Deperu –, per noi omosessuali quell’olocausto, che continuò in altre forme anche sotto i regimi comunisti, non è mai finito. Ottanta Paesi nel mondo prevedono ancora pene contro l’omosessualità e il numero delle vittime è incalcolabile». (m.z.)


  •