Per ora l’ottantina di tabelloni elettorali appena allestiti in città e provincia sono praticamente vuoti (solo uno spazio riempito) ma l’alluvione dei manifesti di propaganda è alle porte. Sarà anche vero che i voti si spostano con la tv e, ormai, con i social network, ma nessuno rinuncia a presidiare gli spazi gratuiti, se non altro per sottrarli alla propaganda altrui. Oltre alle liste ufficiali, infatti, si sono prenotati per sfruttare la campagna elettorale una pletora di associazioni, giornali e sigle: se ne contano addirittura 70 che si contendono gli spazi del Senato, che salgono a 76 per la Camera. Ci sono i tradizionali fiancheggiatori dei partiti, che utilizzano sigle non impiegate nelle liste: tra i tanti, spuntano di nuovo fuori nomi come “Il Bolscevico”, il Movimento Cristiano sociali, le civiche Per Noi-Con Verri e Alleanza per Ferrara alleate di Monti, Alleanza Nazionale, Idv-lista Di Pietro, Giovani comunisti/e (unico esempio conosciuto di parità di genere incorporata nel logo), Federazione dei Verdi, Associazione femminile Dc autonomie Emilia Romagna, l’universo di sigle radicali. Allo spazio 21 compare l’Arcigay: con chi sta? «Non prendiamo posizione diretta, ci limiteremo a sfruttare gli spazi per propagandare il nostro tema forte: il matrimonio omosessuale – dice il ferrarese Flavio Romani, presidente nazionale Arcigay – Invieremo a tutti i candidati con possibilità di elezione (a Ferrara Franceschini, Bratti, Bertuzzi, Balboni e forse Toselli, ndr) un questionario con la domanda secca: favorevole o no? Poi giudicheranno gli iscritti». Tra i “fiancheggiatori” c’è l’Associazione azionisti per lo sviluppo della Banca popolare dell’Emilia e l’associazione Evita Peron. (s.c.)
Elezioni, Arcigay Ferrara invia questionari: sì o no alle nozze? Cartelloni invasi dalle sigle
This article was written on Monday January 28th, 2013.
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