«Non bisogna dimenticare l’eccidio degli omosessuali»

  

FISCIANO Un’iniziativa per non dimenticare e soprattutto per portare a conoscenza dell’opinione pubblica una barbarie che si è consumata in parallelo allo sterminio della razza ebraica. Nel ciclo di incontri dedicati al giorno della memoria della Shoa, l’associazione Arcigay Salerno “Marcella Di Folco” ha organizzato “Omocausto, lo sterminio dimenticato”, un convegno che si è tenuto ieri mattina presso l’aula 11 della Facoltà di Lingue dell’Università degli Studi di Salerno. Al dibattito, introdotto e moderato da Ottavia Voza, presidente di Arcigay Salerno “Marcella Di Folco” sono intervenuti: Adalgiso Amendola, docente di sociologia del diritto presso l’Ateneo salernitano, Maria Rosaria Pelizzari, delegato del Rettore per le Pari Opportunità, Michele Picone, segretario provinciale Flc della Cgil di Salerno e Lorenzo Forte, presidente dell’associazione “Senza Periferia”. La discussione è stata preceduta dalla proiezione del docu-film “Paragraph 175”. Il documentario trae il titolo dal codice legislativo della Germania nazista che condannava l’omosessualità a reato. Il film è stato presentato nel 2000 al Sundance Film Festival e alla Berlinale, dove ha vinto il Teddy Bear come miglior documentario. «Il circolo Arcigay – sottolinea Voza – ha voluto ricordare le vittime omosessuali e transessuali dell’olocausto nazifascista. Marchiati con un triangolo rosa, considerati pervertiti, asociali e puniti per amore. Le barbarie nazifasciste del XXI secolo sono state perpetrate anche ai danni di omosessuali e transessuali. Sono 100mila gli omosessuali arrestati dai nazisti tra il 1933 ed il 1945. 15mila quelli internati nei campi di concentramento. Di questi solo 4mila sopravvissero a quest’odio insensato». «Si parla poco di quello che é stato l’omocausto – spiega Picone – la persecuzione degli omosessuali. Ma la crudeltà e la scientificità di tale eccidio sono le stesse di quelle che videro come vittime designate gli ebrei, ma anche gli zingari, gli oppositori politici, i disabili. Insomma tutte le minoranze etniche. Oggi si avverte il bisogno di porre l’attenzione su questo argomento in modo ancora più incisivo, soprattutto se un ex presidente del consiglio, in un’intervista di pochi giorni fa, rilascia dichiarazioni indecenti sulla dittatura fascista». Il presidente di “Senza Periferia” Forte, ha invece ricordato che la scorsa settimana, le associazioni di categoria hanno promosso un tour in vari locali pubblici del salernitano dove si sono tenuti dei dibattiti su questo tema. Mario Rinaldi


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