Arcigay Catania incontra gli studenti

  

Oggi i militanti di Arcigay Catania hanno incontrato gli studenti dell’Istituto Tecnico Commerciale “De Felice Giuffrida-Olivetti” per discutere di omofobia e bullismo. È stato proiettato il documentario prodotto dall’Agedo “Nessuno uguale” di Claudio Cippelletti.

“Nessuno uguale” riesce ad intercettare il nuovo clima esistente fra adolescenti nei confronti delle scelte sessuali e delle diversità in generale, sicuramente molto più democratico e meno timoroso di un tempo. Lo spettatore non può non derivarne la certezza affettiva che i tempi sono maturi per affrontare apertamente la questione nelle scuole e nell’associazionismo giovanile sportivo e culturale. “Nessuno uguale” risulta straordinariamente efficace nel mostrare quanto sarebbe semplice e naturale concedere ai ragazzi la possibilità e gli strumenti per confrontarsi sul tema dell’omosessualità nel loro ambiente naturale di crescita senza che si debba attendere la rituale occupazione della scuola per indire l’apertura di un seminario sull’argomento quasi fosse una sfida trasgressiva. La definizione consapevole della propria omosessualità avviene in adolescenza. Non vi può essere dubbio che quella sia l’età in cui è essenziale poterne parlare apertamente. “Nessuno uguale” rappresenta uno strumento di conoscenza sul tema davvero prezioso.
Ancora più utile sarà se verrà utilizzato nelle scuole superiori come materiale stimolo per aprire la discussione con i ragazzi su un tema che riguarda tutti molto da vicino, anzi dall’interno.

Gustavo Pietropolli Charmet

Al termine della proiezione il presidente del Comitato, Giovanni Caloggero, e il vice-presidente, Alessandro Motta, hanno commentato i contenuti e le modalità del documentario appena visionato.

Ampio spazio è stato dato al dibattito – molto interessante – che ha animato il corso dell’incontro attraverso domande poste sia in forma anonima (per mezzo di bigliettini pescati da un contenitore dentro cui in precedenza i/le ragazz* avevano potuto lasciare i loro “pizzini” di curiosità) che in forma visibile e pubblica.

L’incontro, durato quattro ore (due ore per gruppi di classi differenti), è stato utile per ribadire l’importanza della cultura e della visibilità per combattere fenomeni di bullismo e omofobia. Perché, tratte le dovute conseguenze, è solo attraverso la conoscenza di sé in quanto individuo che si può riconoscere la propria specificità e il proprio diritto di specificità a se stessi e, soprattutto, agli altri e alle altre. Le differenze si estendono a tutt*, poiché, come ribadito anche dal titolo del documentario, nessuno può dirsi uguale a qualcun altro e ciascuno di noi rappresenta un mondo irriducibile.

Vogliamo ringraziare gli attivisti presenti, Dario De Felice, Fabio Privitera, Marco Salanitri, Antonio Pullano, Antonio Ferrarotto, per il loro apporto proficuo e la loro assidua presenza.

Un ringraziamento particolare alla prof.ssa Maria Marcella Crisafulli e al prof. Antonio Squeo per la loro disponibilità, cortesia e per il lavoro che quotidianamente svolgono nella loro missione educativa e formativa.

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