Bologna, 26 marzo 2016 – “Una perdita enorme, che ci addolora immensamente”: Gabriele Piazzoni, segretario nazionale di Arcigay, esprime il lutto di tutta l’associazione per la scomparsa di Paolo Poli. “Salutiamo un protagonista prezioso della nostra storia e della nostra cultura. Paolo Poli non ha mai nascosto la proprio omosessualità al grande pubblico, anzi la sua visibilità di omosessuale orgoglioso ha rappresentato, negli anni in cui l’omosessualità era ancora un tabù, un pionierismo fiero e un modello per molti e molte di noi, che ne raccogliamo l’importante eredità. Poli era beffardo e irriverente, eppure elegante e mai fuoriluogo. Il suo contributo all’evoluzione di questo Paese è stato costante, si rinnovava ogni volta che prendeva parola o calcava il palcoscenico. Ci lascia una scia di geniale leggerezza, un patrimonio di sorrisi e risate che mai ha attinto nella stupidità o nella comicità facile. Poli, anzi, incastonava sempre nella sua ironia un pensiero lucido, che ha aiutato a superare paure e stereotipi ben radicati nel Paese stravolto dal fascismo. Era un intellettuale squisitamente laico, allergico a qualsiasi compiacenza coi potenti, amichevole, gioviale e generoso nelle innumerevoli occasioni in cui senza filtri incontrava il proprio pubblico. Perciò è con immensa commozione che salutiamo il grande artista, il maestro della scena, ma anche il gay orgoglioso, l’uomo senza infingimenti, il grande coraggioso che ha affrontato i suoi e i nostri tempi senza armature, forte soltanto del suo corpo gracile, del suo orgoglio, del suo sorriso contagioso e del suo sguardo iniettato di genio”, conclude Piazzoni.