Arcigay Pesaro scrive a “Il Messaggero”

  

«L’inganno non sono le unioni civili, ma il modo in cui la politica tratta gli omosessuali». Così il presidente del Comitato provinciale Arcigay “Agorà”, Valerio Mezzolani, replica al consigliere del Pdl Massimiliano Nardelli, il quale aveva definito la proposta di istituire un registro comunale, verso la quale il suo gruppo voterà contro, «un inganno nei confronti di quell’elettorato cattolico che alle ultime elezioni ha preferito lo schieramento di centrosinistra», considerato che «non è contenuto né nel programma del sindaco né tantomeno in quello del Pd».
Mezzolani non prende le parti del Pd, tutt’altro: «E’ vero che il centrosinistra non ha fatto molto, forse nulla, per gli omosessuali italiani in questi ultimi anni». Ma allargando la critica anche al centro-destra, ritiene che «sia tutta la politica che inganna da almeno 30 anni gli omosessuali italiani». Ora, però, la maggioranza e il Pd sono pronti a condividere il documento dei grillini, «non so se ciò sia dovuto a questioni politiche, come ipotizza Nardelli, richiamando le dichiarazioni di quest’estate di D’Alema», dubita il presidente dell’Arcigay, il quale, però, guarda alla sostanza: «Di certo un registro non avrebbe il valore di una legge ordinaria dello Stato, ma sarebbe un modo per dire a quei cittadini discriminati che essi non sono soli, che il Comune di Pesaro è con loro». In un passaggio Mezzolani critica anche l’iniziale apertura di Carlo Rossi del Pd ad un registro solo per coppie gay. «Rossi ha pensato male a credere che il registro per le unioni civili sia a solo vantaggio degli omosessuali. Noi lo vogliamo per famiglie con coppie non sposate e famiglie omosessuali».
T.D.


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