NESSUN CONTROLLO SUL MIO CORPO

Sorry, this entry is only available in Italiano. For the sake of viewer convenience, the content is shown below in the alternative language. You may click the link to switch the active language.

L’AUTODETERMINAZIONE DELLE DONNE NON SI TOCCA

La prima campagna realizzata da Arcigay per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne (25 novembre)

In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, Arcigay lancia la campagna “NESSUN CONTROLLO SUL MIO CORPO. L’AUTODETERMINAZIONE DELLE DONNE NON SI TOCCA”

Sei istantanee, sei polaroid, per fotografare la violenza più subdola, quella che limita l’autodeterminazione e la libertà delle donne sul proprio corpo, sul proprio orientamento sesso-affettivo, sulla propria identità di genere e sulle proprie scelte di vita.

La campagna “NESSUN CONTROLLO SUL MIO CORPO” rimette al centro il corpo delle donne: un corpo liberato, non performante e non conforme, che chiede di occupare uno spazio pubblico e politico.

I corpi della campagna “NESSUN CONTROLLO SUL MIO CORPO” sono corpi “senza volti” perché la violenza sulle donne lesbiche, bisex, trans*, intersex e sulle donne che decidono di portare una gravidanza per altri/altre così come la violenza che colpisce tutte le altre donne, non guarda in faccia nessuna, calpestando i diritti di tutte.

La violenza di cui  si parla nella campagna non è solo la violenza fisica e psicologica, ma è anche la violenza che nasce da un sistema patriarcale e di oppressione alimentato da stereotipi e pregiudizi, basato sulla cultura dell’odio e del giudizio, rinforzata da una rappresentazione binaria della società. La violenza che si esprime attraverso un linguaggio sessista, non inclusivo, non rispettoso e per questo violento, che ammantandosi di paternalismo e di falsi moralismi, produce marginalizzazione e isolamento.

A questa violenza le donne protagoniste della campagna non si arrendono. In tutte le istantanee – anche in quelle in cui l’immagine è più impattante – il messaggio che emerge è positivo: le donne sono pronte a lottare per difendere il proprio diritto all’autodeterminazione. Come? Fermando la mano che viola, la mano che abusa, la mano che interviene senza consenso. E scegliendo invece di stringere la mano che accoglie, che unisce, che genera amore, che si sceglie.

Infine, le protagoniste della compagna “NESSUN CONTROLLO SUL MIO CORPO” sono donne che prendono parola in prima persona, rifiutando ogni tentativo di sovra-determinazione da parte di altri/altre. Alle loro parole, fa da cassa di amplificazione la parola di Arcigay…

LE DONNE PROTAGONISTE DELLA CAMPAGNA

Michela, lesbica

Amo le donne. “Stare” con un uomo non cambierà ciò che sono

Lo “stupro correttivo” ai danni delle donne lesbiche è un crimine d’odio.

Faraa, bisex

Non sono confusa, Non sono una “facile”. Sono bisessuale

Il pregiudizio sulla bisessualità alimenta le discriminazioni.

Valeria, trans*

Non è una vagina a fare di me una donna

La violenza di genere colpisce anche le donne transgender.

Federica, intersex

Ho il diritto dei scegliere il mio destino

Medicalizzazione e mutilazione genitale delle persone intersex è una violazione dei diritti umani.

Giorgia, asessuale

Non c’è niente che non va in me. Per essere felice, non ho bisogno del sesso

Isolamento e marginalizzazione sono forme di violenza.

Jackie, gestante per altri/altre

Essere madre è una libera scelta. Ma anche non esserlo, lo è.  

L’espressione “utero in affitto” è violenza che si annida nel linguaggio.