Omofobia, delegazione turkmena in Italia. Appello di Arcigay al Governo: “Chiedete conto di Kasymberdy, attivista gay scomparso dopo l’incontro con la polizia”

  
OMOFOBIA, DELEGAZIONE TURKMENA IN ITALIA. APPELLO DI ARCIGAY AL GOVERNO: "CHIEDETE CONTO DI  KASYMBERDY, ATTIVISTA GAY SCOMPARSO DOPO L'INCONTRO CON LA POLIZIA"

Bologna, 6 novembre 2019 – Una lettera aperta è stata inviata questa mattina da Arcigay al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in occasione dell'arrivo in Italia di una delegazione del governo del Turkmenistan, ospite a Milano per un evento organizzato da Confindustria  e, secondo le agenzie turkmene, attesa a Roma per un incontro con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. "Il governo turkmeno – chiedono gli attivisti italiani – faccia chiarezza sulla vicenda di Kasymberdy Garayev, giovane attivista gay di cui si sono perse le tracce dal 24 ottobre scorso". "Human Right Watch – si legge nella lettera – ha denunciato la scomparsa di un giovane uomo in Turkmenistan dopo aver fatto coming out online. Il 21 ottobre RFE/RL (Radio free Europe) pubblicava un’intervista con un giovane che sotto pseudonimo raccontava le violenze e gli abusi subiti da parte della polizia turkmena a causa del proprio orientamento sessuale. Kasymberdy Garayev – è il nome del giovane medico protagonista dell’intervista – a seguito dell’intervista, il 24 ottobre veniva identificato e convocato dalle forze di polizia per accertamenti. Il 31 ottobre, in assenza di ogni notizia del giovane, RFE/RL (Radio free Europe) pubblicava un video straziante, registrato dallo stesso Garayev poco prima di presentarsi alla polizia, in cui, temendo per la propria sorte, chiedeva scusa ai genitori. Ad oggi non si sa cosa sia successo a Garayev. Il Turkmenistan è un paese in cui l’omosessualità è ancora criminalizzata e dove sono assenti le più elementari garanzie di uno stato di diritto; per questa ragione si teme per la sorte e per l’incolumità del giovane". Arcigay si rivolge quindi al governo italiano affinché esprima alla delegazione turkmena la propria preoccupazione e chieda conto di questa sinistra vicenda. 

in allegato la lettera inviata alla Presidenza del Consiglio. 

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