Oggi 19 maggio, all’Istituto Torrente di Casoria è stata presentata la campagna social realizzata dai ragazzi e delle ragazze della scuola insieme ad Antinoo Arcigay Napoli. All’iniziativa, incardinata nell’ambito degli eventi per il 17 maggio, Giornata mondiale contro l’omofobia, la bifobia, la lesbofobia e la transfobia, hanno partecipato il Sindaco di Casoria Raffaele Bene, l’assessore all’Istruzione del Comune di Casoria, Vincenzo Russo e l’assessora alle Pari Opportunità, sempre per il Comune di Casoria, Marianna Riccardi, oltre alla prof.ssa Paola Cinque, delegata dalla Dirigente scolastica e ad Antonello Sannino, Presidente di Antinoo Arcigay Napoli.
Lo spot social racconta di una possibile scena quotidiana su WhatsApp tra mamma e figlio, delle possibili incomprensioni tra le generazioni e di come la mamma poi dimostra, con l’ironia e con la cultura, non solo vicinanza al figlio, ma suggerisce allo stesso la soluzione giusta per rompere il meccanismo di bullismo omofobico di cui è vittima a scuola. Il video sarà diffuso dal Comune, dalla scuola e dalle associazioni LGBT+ del territorio. Insieme al video ci sarà in città anche una campagna cartacea che ripercorre le alcune battute del video e rimanda con un QR-code alla visione del video stesso. GUARDA LO SPOT
Di grande impatto il coming out di Marco, giovanissimo ragazzo transgender, che trova il coraggio di raccontarsi e raccontare la sua storia di libertà sostenuta dalla scuola, dalle professoresse, dagli amici e delle amiche e supportato dalle nostre associazioni LGBT+.
Marco, insieme a Gennaro, uno dei rappresentanti d’Istituto che ha contributo a realizzare il video e intervenuto poco prima di Marco, emozionatissimi riescono a coinvolgere tutta la platea scolastica (e non solo), restituendo un messaggio potentissimo di libertà e amore, di sorellanza e fratellanza.
Questo progetto all’Istituto Torrente di Casoria, a lungo bloccato purtroppo dalla pandemia da covid, racconta Antonello Sannino, presidente di Antinoo Arcigay Napoli, era stato immaginato già nel 2017, quando due ragazzi proprio di Casoria, di 18 e 21 anni, furono messi fuori di casa dei genitori preoccupati dal fatto che Francesco, appena 18 enne, potesse in qualche modo “trasmettere” l’omosessualità alla sorellina di 12 anni, come se l’omosessualità fosse appunto una malattia infettiva. Oggi raccontiamo la storia del riscatto di una comunità, un riscatto che parte proprio dalla scuola e da un’amministrazione in prima linea con il suo Sindaco in difesa dei diritti delle persone LGBT+. Il coming out commovente di Marco e le bellissime parole di Gennaro, ci restituiscono in un attimo tutta la forza e l’importanza del nostro lavoro culturale nelle scuole e ci appagano della fatica enorme e quotidiana che ogni giorno affrontiamo per provare, con tenacia e determinazione, a costruire una società più giusta, più equa e più felice.
Il progetto, finalizzato a favore l’inclusione delle persone LGBT+ la diffusione della rete RE.A.DY. (rete italiana delle Regioni, Province Autonome ed Enti Locali impegnati per prevenire, contrastare e superare le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere) è stato fortemente voluto dal Comune di Casoria su finanziamento della Città Metropolitana di Napoli è stato realizzato da Antinoo Arcigay Napoli con la collaborazione dell’Istituto Torrente di Casoria era stato.
Il video è stato prodotto grazie al lavoro di Francesca Saccenti, mentre la campagna grafica è stata realizzata con il supporto di Luca Mercogliano e Luciano Correale. Tutti collaboratori e professionisti di Antinoo Arcigay Napoli.
Articolo tratto da https://www.arcigaynapoli.org/