Onda Pride, oggi otto cortei: Cuneo, Perugia, Enna, Ferrara, Padova, Pavia, Savona e Taranto. Piazzoni: “Tra una settimana il voto, lanciamo una sfida a ogni attivista: 8 persone a testa da convincere entro l’8 giugno”

  
ONDA PRIDE, OGGI OTTO CORTEI: CUNEO, PERUGIA, ENNA, FERRARA, PADOVA, PAVIA, SAVONA E TARANTO. PIAZZONI (ARCIGAY): “TRA UNA SETTIMANA IL VOTO, LANCIAMO UNA SFIDA A OGNI ATTIVISTA: 8 PERSONE A TESTA DA CONVINCERE ENTRO L’8 GIUGNO”

Bologna, 1 giugno 2024Sono 8 le città italiane che oggi, proprio nel primo giorno di giugno, il mese dell’orgoglio lgbtqi+, saranno attraversate dai cortei dell’Onda Pride, la grande manifestazione a sostegno dei diritti delle persone lgbtqi+ organizzata da Arcigay e dalle altre associazioni locali e nazionali. L’Onda oggi tocca Cuneo, con il Cuneo Pride  che dà appuntamento alle 15 in piazza della Costituzione; l’Umbria Pride scende in strada a Perugia dalle 15, con concentramento in piazza Grimana; appuntamento in Sicilia con l’Enna Pride, che ha fissato l’inizio della manifestazione alle 17 al Castello di Lombardia; ritrovo fissato per le 16, invece, per il Ferrara Pride, che parte da parco Coletta; il Padova Pride si concentra alle 14 in piazza de Gasperi, mentre il Pavia Pride parte alle 16 da piazzale Ponte Ticino; infine, il Savona Pride dà appuntamento alle 15 in piazza Nazioni Unite, mentre il Taranto Pride  si raduna alle 18 in piazza Castello.
“Siamo entrati nel mese dei Pride, perciò nel vivo di un’onda che quest’anno attraversa, da maggio a settembre, più di 50 città italiane. – dichiara Gabriele Piazzoni, segretario generale di Arcigay -. Ma quest'anno giugno è anche il mese delle elezioni europee e, per alcune città, anche amministrative. Questa coincidenza ci interpella: siamo mobilitati  per mandare attraverso il voto del prossimo fine settimana un segnale fortissimo: esistiamo e lottiamo. Lanciamo una sfida a tutte le persone della nostra comunità ma anche a chi la sostiene: portiamo 8 persone con noi a votare l’8 giugno. Che significa da un lato convincere i dubbiosi o i rassegnati, ma dall’altro sostenere chi è in difficoltà nell’esercizio del suo diritto. Facciamo sentire la forza e la voce delle persone libere e  autodeterminate. A tutti e tutte auguro uno straordinario mese del Pride.”, conclude Piazzoni.


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