“Striscia”, che noia quel clima da caserma omofobica

  
Fiorello

Fiorello

Da "L’Unità" del 18.04.04

Nella prima puntata della «Rivoluzione» di Fiorello del sabato sera su Rai Uno, proprio nei primi minuti, l’estroso show-man si è avvicinato sornione al direttore Fabrizio Del Noce e in diretta, davanti a milioni di telespettatori, gli ha dato più volte un bacio sulle labbra; in realtà ci ha tentato anche con Cattaneo ma con Vespa ha desistito (forse avrebbe dovuto chiudere gli occhi per farlo).

È da più settimane che la concorrenza ha pensato di bagnarci il pane: il tg satirico Striscia la notizia di Antonio Ricci sta proponendo una saga dal titolo Raiombrosa in cui scorrono a più riprese le immagini del famoso bacio, con la musica di sottofondo «fiorin fiorello, l’amore è bello vicino a te», si può assistere al fotomontaggio dei due protagonisti (Fiorello e Del Noce, ribattezzato «Noisette») alle prese di avventure amorose. La mini-serie è lanciata dai due conduttori, Sasà e Luca Laurenti, che non si risparmiano in atteggiamenti da etero-checche, roba che non si vedeva più neanche nei più biechi bar dello sport o nei film comici di serie C.

Conoscevamo già l’astio reciproco tra Del Noce e Ricci (dalla «microfonata» in faccia al povero Staffelli in poi) ma non mi aspettavo questo colpo basso. Fiorello mi ha ricordato la scena di un bellissimo film Mary per sempre, quando Michele Placido per dimostrare di non aver paura né pregiudizio nei confronti del travestito Mary, interpretato dalla transessuale Alessandra Di Sanzo, nell’aula scolastica le dà un lungo bacio. Certo, non sto dicendo che tutti gli eterosessuali hanno bisogno di esternare la loro apertura mentale in questo modo ma neanche di fare sciacallaggio televisivo su un gesto simpatico, dissacrante e liberatorio.

Striscia la notizia scivola sulla buccia di banana dell’omofobia strisciante, un brutto incidente di percorso per chi invece si è spesso occupato dei raggiri agli anziani, dei diritti degli animali e di gaffe di molti politici. Più che sollevare l’audience ormai questi sotterfugi sollevano l’indignazione di molte persone che sono stufe di essere rappresentate in tv da imitazioni e luoghi comuni conditi da baci con la bocca «a culo di gallina» e gomitate della serie «guarda che fanno quei due lì».

In tempi in cui sembra «giurassico» dire che la tv ha il compito di educare e informare (tanto la realtà è sostituita dalla «reality») mi piacerebbe che la smettessero con fiction Fiorello-Del Noce, anche perché lo stesso show-man non appare né turbato né offeso da queste insinuazioni, anzi, nella puntata successiva ha dichiarato di essere contento che nello storico locale gay romano «Muccassassina» avessero messo una bella gigantografia del bacio gaio o finto tale (per la verità non è vero, i gay sono conosciuti anche per il loro gusto estetico!).

Nel contenzioso Fiorello-Ricci con le armi dell’ironia risulta vincente con mio stupore la bacchettona Rai 1, forse anche per la superiorità artistica e creativa di chi, almeno il sabato sera, la rappresenta.


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