Caro don Vitaliano,
è per me un grande piacere rivolgerti i migliori auguri in occasione dei tuoi dieci anni di sacerdozio.
Il tuo esempio di vita fuori dagli schemi, il tuo modo privo di pregiudizi ma sempre rispettoso del punto di vista del’altro richiamano alla mia mente altri sacerdoti che hanno avuto un ruolo importante nella mia formazione: don Lorenzo Milani, che ha insegnato a tutti noi che "’obbedienza non è più una virtù" e per questo è stato emarginato dalle gerarchie ecclesiastiche, e don Marco Bisceglia, prete cattolico del’area del dissenso e animatore delle comunità di base che, nel 1980, diede vita a Palermo al primo circolo Arci Gay.
Al piacere di un saluto si unisce il dovere di porgerti tutta la solidarietà mia e del’Arcigay per i tentativi di isolamento a cui sei sempre più sottoposto. Ricordo con grande tenerezza la presenza proprio accanto a me sul palco del World Pride di questo coraggioso sacerdote in clergyman che non esitava a prendere le distanze dal’atteggiamento ostile con cui dal Vaticano si guardava a quella grande manifestazione di libertà.
Oggi proprio quel discorso, considerato "sconvolgente e scandaloso" è addotto a motivazione della tua rimozione a parroco di S.Angelo Della Scala: affacciarsi ad una platea di gay, lesbiche, trans in festa viene punito, laddove si è tollerato ‘affacciarsi ad un balcone, accanto al dittatore Pinochet, di esponenti di primissimo piano della gerarchia ecclesiastica.
In questo giorno, che, sono certo, sarà comunque per te un giorno di festa, considera di avere accanto a te, insieme ai tuoi parrocchiani che ti vogliono bene, anche gli amici e le amiche del’Arcigay.
Un abbraccio fraterno
Sergio Lo Giudice
Presidente nazionale Arcigay