In queste elezioni ci sono diversi candidati apertamente omosessuali. La loro visibilità dimostra che gay, lesbiche e trans esistono e sono ben intenzionati a lottare per i diritti e le libertà. Se saranno eletti sarà una vittoria per tutti noi; se avranno poche preferenze questo potrà essere letto come un segno di debolezza della comunità. Il presidente nazionale Arcigay lancia un appello al voto gay.
Fra un po’ si vota. Per diversi milioni di italiani, il prossimo week-end sarà anche il momento di esprimere la loro idea di città, usando criteri diversi per scegliere i propri candidati.
C’è chi si affiderà alle conoscenze personali o alle appartenenze di partito, chi all’impressione suscitata da un viso o da uno slogan. Chi andrà a simpatia, chi guarderà all’onestà dei candidati, chi preferirà il voto di scambio. Le lobby imprenditoriali o di corporazione cercheranno di portare nelle assemblee rappresentative chi tutelerà meglio i loro interessi economici o professionali. Altri gruppi di pressione, invece, chiederanno di concentrare i voti per sostenere non un interesse economico ma un valore, un principio, un diritto o un interesse collettivo. Chi ha a cuore soprattutto l’ambiente voterà un candidato ambientalista, molti giovani voteranno un giovane, molte donne votano una donna.
Il movimento gay, lesbico e trans italiano non è una lobby economica, non ha interessi corporativi da difendere, non è una rete di potere. E’ un movimento che si batte perché sia rispettata e difesa la libertà di ogni individuo e perché siano riconosciuti e promossi i diritti civili e umani, in Italia e nel mondo. In particolare, si batte perché i diritti delle persone omosessuali e transessuali vengano parificati al più presto a quelli del resto della cittadinanza e non siano considerati di secondaria importanza rispetto ad altri temi; perché si crei intorno ad ognuno di loro, ad ognuno di noi, un clima sereno di rispetto ed accettazione, a scuola, sul lavoro, in ogni ambiente sociale; perché si diffonda una cultura fondata sul rispetto dell’identità altrui e un contesto sociale più accogliente ed inclusivo.
Ci battiamo per questi obiettivi promuovendo aggregazione sociale, iniziative culturali, interventi di promozione della salute e del benessere di gay, lesbiche e trans. Siamo consapevoli che, così facendo, non solo rendiamo un servizio alla comunità glbt, ma partecipiamo alla costruzione di una società più libera per tutti.
Siamo autonomi dalle forze politiche, perché la nostra autonomia è la nostra forza e ci dà la possibilità di relazionarci con chiunque. Abbiamo ben chiaro che i nostri obiettivi non vanno subordinati ad altre priorità, perché i diritti di ognuno vanno garantiti, senza scuse né giustificazioni. Non siamo, invece, estranei alla politica, perché nessun cittadino o cittadina lo è, tanto meno noi che non ci accontentiamo di partecipare passivamente alla vita civile, ma abbiamo la pretesa di modificare la situazione e di contribuire a costruire un mondo migliore.
Conosciamo bene la fatica di relazionarci con forze politiche distratte o apertamente ostili. Le associazioni gay, lesbiche e trans che operano sul territorio conoscono per esperienza diretta la differenza fra operare in una città governata da una giunta amica o da un’amministrazione omofoba.
Per questi motivi è molto importante che ogni gay, ogni lesbica, ogni trans e ogni persona che abbia veramente a cuore la fine delle discriminazioni contro questa estesa parte sociale esprimano il loro voto considerando questi temi una priorità.
Fra le migliaia di candidati che chiederanno il nostro voto alle prossime elezioni amministrative ce ne saranno tantissimi che non condividono la nostra richiesta di riconoscimento di diritti. Se queste persone perdessero il voto dei loro elettori omosessuali e transessuali sarebbero costretti a cambiare posizione e le cose per noi cambierebbero rapidamente. Facciamo attenzione, dunque, alle posizioni dei candidati e dei loro partiti di appartenenza sui diritti delle persone gay, lesbiche e transessuali e facciamo valere il nostro peso.
In questa tornata di elezioni amministrative ci sono anche diversi candidati apertamente omosessuali o impegnanti nel movimento glbt. Candidati che non hanno paura di dire in modo chiaro ed aperto la loro identità. Le loro candidature, la loro visibilità è già un aiuto a tutti e a tutte noi, perché dimostra ancora una volta che gay, lesbiche e trans esistono, sono organizzati e ben intenzionati a lottare per i diritti e le libertà.
Se saranno eletti sarà una vittoria per tutti noi, perché il peso dei loro voti farà acquistare peso alla questione omosessuale e transessuale; se avranno solo poche preferenze questo potrà essere letto come un segno di debolezza della comunità.
Le persone che abbiamo eletto nelle elezioni precedenti nelle amministrazioni locali, alla Camera dei Deputati, al Parlamento Europeo rappresentano un punto di forza per la comunità e un supporto reale alle nostre battaglie. La politica si basa anche su rapporti di forza, e noi dobbiamo dimostrare che il nostro movimento può contare su una base ampia di riferimento.
In tante altre realtà, soprattutto nei paesi anglosassoni, il voto gay riesce a modificare le posizioni politiche dei partiti. L’organizzazione inglese Stonewall qualche tempo fa ha stampato e distribuito una cartolina che diceva: “ Usa il tuo voto. Stai certo che loro lo useranno”. Facciamolo anche noi.
ARCIGAY ti invita a votare e a fare votare i candidati del movimento:
Andrea Benedino
Consiglio Comunale di Ivrea (DS)
Stefano Bolognini
Consiglio Comunale di Brescia (PRC)
Nicola Broli
Consiglio Comunale Brescia (SDI)
Alessandro Cardente
Consiglio Provinciale Roma — Collegio VI (Verdi)
Mauro Cioffari
Consiglio Provinciale di Roma — Collegio XI (PRC)
Riccardo Gottardi
Consiglio Comunale di Pisa e V Circoscrizione (DS)
Edoardo Del Vecchio
Consiglio Provinciale di Roma – Collegio X (DS)
Massimo Milani
Consiglio Provinciale di Palermo – Collegio III (PRC)
Roberta Palermo
Consiglio Comunale di Messina e X Quartiere (Primavera Siciliana)
Enrico Pizza
Consiglio Comunale di Udine e Consiglio Regionale Friuli Venezia Giulia (DS)
Agata Ruscica
Consiglio Provinciale di Siracusa (DS)