“Se sei ricchione ti devi nascondere”. Questa, in sintesi, la raffinata analisi politica di due rappresentanti dell’intellighenzia salernitana, il direttore del Centro Culturale Studi storici di Eboli e il direttore del mensile di cultura “Il Saggio”.
Un altro Sud: la folla al BariPride
Il sud ha l’ombra corta, espone al sole del mezzogiorno le sue contraddizioni e lascia che esplodano, perché l’ombra dura poco. Al sud si è avuta quest’anno una delle più belle manifestazioni per i diritti civili mai avvenute nel nostro paese, il Gay Pride di Bari. A Salerno, come a Caserta, come a Napoli, il movimento omosessuale sta vivendo una nuova fase di visibilità e di attivismo. A sud un giovane professionista come Pasquale Quaranta, oggetto degli strali dei due matre à penser locali, può decidere coraggiosamente di rivelare la sua omosessualità e, come si dice, “ aprire il dibattito”.
Bene: che il dibattito non si chiuda. Che ci si continui ad interrogare sul perché due sedicenti intellettuali possano essere così tristemente imbevuti di pregiudizi arcaici e così ottusamente sordi delle ragioni dell’altro. E se la cultura, luogo per eccellenza del confronto dialettico e della trasformazione, non debba farsi carico, qui ed ora, di comprendere quanto consenso abbiano ancora le posizioni dei due omofobi di Eboli e quali anticorpi mettere in circolo per difendere la pluralità e accrescere la disponibilità a comprendere.
Sergio Lo Giudice
Presidente nazionale Arcigay