ISCRIZIONE
1. Chi si può iscrivere ad Arcigay?
Tutte le persone che abbiano compiuto 16 anni, anche se l’ingresso ai circoli ricreativi è riservato ai maggiori di 18 anni. Arcigay è un’associazione aperta a persone omosessuali, eterosessuali, bisessuali, transgender, donne, uomini, giovani, anziani, italiani e stranieri.
2. Come ci si iscrive ad Arcigay?
Occorre recarsi ad un circolo dell’Associazione, politico o ricreativo, presentare un Documento di Identità e versare la quota annuale di iscrizione di 14 e. Viene quindi rilasciata una tessera magnetica personale che va firmata dal Socio e che consente l’accesso ai circoli.
3. Per quanto tempo è valida la tessera?
La tessera è valida 365 giorni a partire dal giorno di emissione. Solo dopo la scadenza è possibile rinnovare l’iscrizione in un qualunque circolo Arcigay.
4. Perché occorre la tessera per entrare in un Circolo Arcigay?
Arcigay aderisce alla Federazione Arci (Associazione Ricreativa Culturale Italiana). La legge italiana prevede che nei circoli Arci possano entrare solo gli iscritti. Per questo è obbligatoria la tessera per entrare nei circoli Arcigay.
I soci di altre associazioni che aderiscono alla Federazione Arci posso ottenere la tessera Arcigay ed entrare così nei circoli pagando una piccola maggiorazione e presentando un documento di identità. Analogamente i soci Arcigay possono accedere a qualsiasi altro circolo Arci.
5. Quali sono i vantaggi dell’iscrizione ad Arcigay?
Con la tessera Arcigay è possibile frequentare tutti i circoli dell’Associazione in tutto il territorio nazionale (circoli politico-culturali, bar, saune, discoteche, ristoranti, etc.). Facendo la tessera in un circolo politico-culturale si acquisisce anche il diritto a partecipare alla vita sociale e politica dell’Associazione, sia presso il circolo locale, sia a livello nazionale. In questo modo Arcigay ti offre l’opportunità di contribuire in prima persona al movimento di affermazione della parità di diritti e della libertà delle persone omosessuali. Sulla pagina www.arcigay.it/local puoi trovare il circolo a te più vicino.
6. Perché ci sono tessere di diversi colori?
Tutte le tessere con cui si accede ai circoli sono di proprietà Arcigay ed hanno lo stesso valore. Ce ne sono di tipi e colori diversi a seconda che siano state emesse da circoli politico-culturali o ricreativi, a cittadini italiani o stranieri.
7. E’ possibile cancellare la propria iscrizione ad Arcigay?
Sì, è possibile. Per farlo è sufficiente restituire la tessera alla sede nazionale di Arcigay, presentandosi con un documento di identità. E’ possibile anche inviare la tessera per posta, allegando una richiesta firmata di cancellazione e una fotocopia di un documento di identità. In questo modo tutti i dati personali in possesso di Arcigay saranno cancellati.
8. Cosa succede se si perde o se viene rubata la tessera Arcigay?
Presentandosi in un qualsiasi circolo con un documento di identità è possibile bloccare la vecchia tessera e riceverne una nuova, pagando la somma di 2,50 e.
9. Come viene tutelata la privacy dei Soci Arcigay?
L’iscrizione all’Associazione e i dati personali dei soci sono informazioni riservate. Queste sono conservate unicamente in un database digitale protetto e criptato, l’accesso al quale è disciplinato dalla legge nazionale sulla privacy n° 675/96. In ottemperanza alla legge ogni socio può conoscere, cancellare o, all’occorrenza, modificare i propri dati, presentando un documento di identità.
CIRCOLI
10. Come si fa ad aprire un circolo politico-culturale Arcigay?
Il primo passo per aprire un circolo politico-culturale laddove non sia già presente è raccogliere attorno a sé un gruppo di persone che vivano nella zona e intendano dare vita ad un’associazione gay. I primi problemi da affrontare sono la ricerca di un sede per gli incontri, una linea telefonica e un’e-mail per comunicare. Una soluzione iniziale può consistere nel farsi ospitare da un’altra associazione (Arci Nuova Associazione, Legambiente, gruppi politici ecc.). Una delle prime cose da fare è inoltre prendere contatto diretto con Arcigay e promuovere un’assemblea costitutiva che discuta e approvi lo statuto del circolo locale (Arcigay può fornire un testo base di riferimento) ed elegga gli organismi dirigenti. L’atto costitutivo e lo statuto vanno depositati presso l’Ufficio del Pubblico Registro. La nuova associazione locale dovrà quindi inviare una richiesta scritta di affiliazione ad Arcigay.
Se l’associazione locale che desidera affiliarsi esiste già, si terrà una prima assemblea con un rappresentante nazionale di Arcigay per conoscersi meglio. Successivamente il circolo invierà ad Arcigay una richiesta scritta di affiliazione, provvederà all’adeguamento del proprio statuto a quello di Arcigay e alla registrazione delle modifiche presso l’Ufficio del Pubblico Registro.
L’affiliazione viene approvata in via definitiva dal Consiglio Nazionale Arcigay.
11. Come si fa ad aprire un circolo ricreativo Arcigay?
Occorre innanzi tutto avere le idee chiare sul tipo di circolo che si intende aprire (bar, cruising, discoteca, sauna ecc.) e avere a disposizione un locale da affittare o acquistare. E’ importante anche verificare che sul locale non siano già aperte licenze pubbliche, non compatibili con l’apertura di un circolo privato. Anche nel caso di circoli ricreativi contattare Arcigay rimane comunque una delle prime cose da fare. Per affiliarsi all’Associazione occorre sottoscrivere un Regolamento che contiene norme precise ispirate alle finalità di Arcigay. Una delle politiche dell’Associazione sulla salute, ad esempio, prevede che tutti i circoli ricreativi Arcigay mettano a disposizione dei soci preservativi gratuiti.
Nel caso l’affiliazione venga richiesta da una struttura già esistente, occorre mettersi in contatto con Arcigay e procedere come sopra. Eventuali licenze pubbliche richiederanno la ricerca di possibili soluzioni, da valutare caso per caso.
DOCUMENTAZIONE
12. Dove si possono reperire informazioni approfondite e documenti per ricerche e studi sulle tematiche GLBT?
Alcuni circoli politico-culturali Arcigay gestiscono Centri di Documentazione (biblioteche, videoteche, emeroteche ecc.). Rappresentano una buona, e talvolta unica, risorsa per consultare materiali e documenti o per ricevere informazioni su pubblicazioni, giornali ecc. Si può scrivere ad [email protected] per poterli contattare.
TELEFONI AMICI
13. Come è possibile ricevere informazioni, ascolto e aiuto su problematiche personali o su questioni legate alla salute ed alla prevenzione?
Molti circoli Arcigay dispongono di Consultori e di Telefoni Amici che si propongono di contribuire al benessere e alla salute delle persone omosessuali. Si tratta di servizi cui ci si può rivolgere sia telefonicamente che personalmente, trovando operatori preparati e sensibili coi quali poter parlare liberamente dei propri problemi. Per contattarli è possibile visualizzarne l’elenco città per città cliccando l’apposito link sulla home page del sito www.arcigay.it.
SERVIZIO MILITARE – SERVIZIO CIVILE
14. In Italia i ragazzi gay sono discriminati nel servizio di leva?
No. I ragazzi gay non sono esclusi in quanto tali dalle Forze Armate italiane, in linea con quanto accade nel resto d’Europa. Se però un ragazzo gay ritiene che la propria omosessualità possa costituire per se stesso un problema nell’affrontare la vita di caserma può chiedere l’esonero dal servizio militare. Chi è interessato ad avviare la procedura di esonero può scrivere a [email protected].
E’ sempre possibile, inoltre, scegliere di prestare Servizio Civile, anche presso gli uffici di Arcigay o le sedi dei singoli circoli politico-culturali. Per ulteriori informazioni puoi contattare [email protected] o i singoli circoli d’interesse che trovi sulle pagine del sito web.
LEGGI
15. Arcigay offre consulenza e assistenza legale?
Per avere assistenza legale occorre rivolgersi ad un avvocato della zona di pertinenza. Il circolo locale più vicino può fornire riferimenti di avvocati disponibili. Arcigay è in grado, inoltre, di offrire pareri e suggerimenti su questioni relative a casi di discriminazione o di rivendicazione di diritti. Basta scrivere via mail all’indirizzo [email protected]
MATRIMONI E CONVIVENZE
16. E’ possibile per una coppia gay sposarsi in Italia?
No. La legge italiana non consente il matrimonio, né altre forme di riconoscimento legale delle relazioni e delle convivenze tra persone dello stesso sesso. In alcuni comuni sono stati istituiti dei registri delle unioni civili, altri certificano l’esistenza di una famiglia anagrafica legata da vincolo affettivo. Tali registri e certificati hanno un valore piuttosto simbolico e, di per sé, non garantiscono diritti sostanziali. Non consentono, per esempio, di poter decidere sul trattamento sanitario del partner in caso di malattia e di sua impossibilità a decidere autonomamente, non garantiscono la pensione di reversibilità, non garantiscono l’accesso alle agevolazioni fiscali e assicurative spesso previste per le coppie sposate. E’ accaduto che coppie gay siano state riconosciute presso sedi diplomatiche straniere in forza delle leggi di altri stati. Ma questo solo quando almeno uno dei partner è cittadino di stati che riconoscono giuridicamente anche le relazioni gay.
17. E’ possibile per una coppia gay italiana sposarsi all’estero?
Non è facile, ma a certe condizioni è possibile. Alcuni stati consentono il matrimonio anche a coppie gay o etero straniere purché residenti sul loro territorio. Ad oggi gli unici paesi che lo consentono sono l’Olanda e il Belgio. La procedura non è breve ma ci sono coppie italiane che sono riuscite così a sposarsi. Il legame non ha però automaticamente valore legale in Italia.
18. E’ possibile per un cittadino straniero ottenere il permesso di soggiornare in Italia in quanto partner di un italiano?
No. Il fatto di avere un legame affettivo, una relazione o una convivenza con un italiano, non essendo per le leggi attuali di alcuna rilevanza giuridica, non precostituisce alcun titolo per ottenere un permesso di soggiorno o altra autorizzazione a vivere in Italia