Arcigay interviene in riferimento all’interrogazione parlamentare a risposta immediata sull’adozione e la procreazione assistita ai gay illustrata da Alessandra Mussolini durante il Question Time di oggi.
L’interrogazione verteva su un passaggio della bozza di Statuto della Regione Campania che garantirebbe l’accesso all’adozione e alla procreazione medicalmente assistita anche alle persone omosessuali.
Rispondendo alla Mussolini, il ministro Sirchia ha sostenuto la non competenza delle Regioni in materia di accesso all’adozione e alla procreazione medicalmente assistita. “Le Regioni rimangono però di certo competenti – osserva il presidente nazionale Arcigay, Sergio Lo Giudice — in materia di lotta alle discriminazioni e di tutela di tutte le famiglie, anche di quelle omosessuali. Noi chiediamo alla regione Campania di dotarsi, come sta già facendo la regione Toscana, di una normativa contro le discriminazioni fondate sull’orientamento sessuale, e di riconoscere dignità e parità di diritti a tutte le famiglie, anche a quelle gay e lesbiche.”
Rimane in ogni caso del tutto ideologico e privo di fondamento scientifico ritenere che crescere con genitori omosessuali rappresenti un danno per i figli.
Tutti gli studi sinora condotti in Europa e in Nord-America, tra i quali quello recente dell’Associazione dei Pediatri Americani (APA), dimostrano il contrario: non esistono differenze significative tra i figli cresciuti da persone e famiglie omosessuali e gli altri. Non si evidenziano differenze di rilievo per quel che riguarda il loro orientamento sessuale, il loro profilo affettivo e ogni altro aspetto del loro sviluppo psicologico.