Rovereto è il primo Comune trentino ad istituire un Registro delle Unioni Civili. Rovereto si è dimostrata, secondo la sua tradizione, una città attenta ai diritti: qui ‘Europa dei diritti si è trovata a casa.
Siamo particolarmente soddisfatti di questo risultato e inoltre di aver avuto ‘opportunità, come associazioni LGBT Trentine, di partecipare attivamente sia alla stesura della mozione, sia di portare, attraverso il nostro intervento in consiglio comunale, ‘esperienza da noi maturata e le nostre competenze. Questo ci ha consentito di spiegare ‘importanza di questo atto formale, affinché la mozione fosse capita e fosse votata favorevolmente. Un ottimo esempio di democrazia partecipata.
Siamo rimasti favorevolmente colpiti per il rispetto che traspariva in ogni intervento dei Consiglieri e per il loro impegno e volontà di capire esattamente la portata e ‘importanza del’istituzione di questo registro: qualcuno ha ammesso di aver trascorso il pomeriggio navigando in internet alla ricerca di maggiori informazioni per prepararsi alla discussione della mozione.
‘animata discussione è stata proficua, interessante ed approfondita, ‘argomento non era banale, ed ha apportato nuovi elementi e proposte su cui ragionare.
Più volte è stata ribadita la necessità di prendere posizione rispetto al vuoto legislativo esistente in Italia sulle coppie di fatto affinché tutti i cittadini possano fruire di pari diritti, pari opportunità e pari dignità e molti hanno condiviso che ‘atto adeguato da compiere, per dare un segnale forte in questa direzione, fosse appunto ‘istituzione di un registro delle unioni civili.
Il dispositivo votato dal consiglio comunale di Rovereto impegna la Giunta al’istituzione di un registro delle unioni civili, a promuoverne il pubblico rispetto e la tutela e ad adottare tutte le iniziative per stimolare il recepimento nella legislazione statale e provinciale di una regolamentazione delle unioni civili al fine di garantire i principi di libertà individuale ed assicurare in ogni circostanza la parità di condizione dei cittadini senza discriminazione da orientamento sessuale. Particolarmente rilevante è stato ‘impegno assunto dalla Giunta, espresso dal’assessore Loss, a verificare tutte le vie percorribili per la piena realizzazione di questo scopo.
Il consiglio ha demandato ad una delle commissioni permanenti (è stata scelta quella delle politiche sociali), con ‘apporto permanente dei rappresentanti delle associazioni interessate, il compito di proporre, entro sei mesi, il regolamento comunale delle unioni civili al Consiglio Comunale.
Un grazie al Consigliere Paolo Cova, con cui abbiamo collaborato per la realizzazione di questo percorso di civlità per ‘affermazione della parità tra tutti i cittadini/e e della pluralità delle formazioni famigliari.
Grazie a tutti i Consiglieri Comunali di Rovereto per la loro disponibilità e per il profondo rispetto che hanno dimostrato nel trattare questo argomento, per la voglia e ‘impegno di capire esattamente il punto centrale, la motivazione dell?importanza di questo atto simbolico di pressione verso lo Stato Italiano perché legiferi e regolamenti i rapporti che intercorrono tra due persone in coppia di fatto sia eterosessuali che omosessuali.
Questo registro, come qualche Consigliere ha ribadito nel proprio intervento, è un primo mattone su cui costruire una civiltà migliore, è un atto che migliora tutti.
La mozione (modificata) in discussione mercoledì 2 luglio, è passata con 20 voti favorevoli. Le dichiarazioni di voto favorevoli sono venute dai gruppi di Verdi, Rovereto Insieme, Unione di Centro, Lega, Con Rovereto, Rifondazione Comunista, Forza Italia, Socialisti e Democratici, Azione Civica.
Abbiamo apprezzato ‘intervento del Presidente del Consiglio Comunale Leonardo Boldrini (Lega), che ha preso le distanze dal comunicato del presidente della Lega del Trentino, ed ha stigmatizzato ‘uso del’aggettivo "aberrante" in riferimento al riconoscimento delle coppie di fatto ed ha definito il citato comunicato una personale visione non condivisa.
Grazie a tutte le persone di Rovereto che con noi erano presenti come pubblico in Consiglio Comunale, grazie anche a chi non ha potuto venire, ma ci ha sostenuti durante le riunioni e più volte ci ha confermato di sentirsi da noi rappresentato.
Giovanna Camertoni, Presidente ArciLesbica Trentino Alto Adige ‘Altra Venere
Michele Roner, Presidente ArciGay Trentino 8 Luglio