Manca solo l’Italia…

  

Da "Liberazione" del 05.12.04 di Saverio Aversa
L’EUROPA SULLA VIA DEI DIRITTI PER TUTTI. MATRIMONI GAY ANCHE IN POLONIA
La legge sulle unioni omosessuali passa al Senato di Varsavia. Ora tocca alla Camera.

L’avanzata dei diritti civili in Europa continua inarrestabile. Due giorni fa il Senato della Polonia, il Paese di Karol Wojtyla, ha approvato una legge che permette alle coppie di cittadini dello stesso sesso di sposarsi. 38 senatori hanno votato favorevolmente contro 25 che si sono dichiarati contrari mentre 15 si sono astenuti. Il provvedimento ora deve superare il voto alla Camera che, se approverà, darà il via alla registrazione formale delle coppie gay e di quelle lesbiche. La norma prevede anche la comunione dei beni e la successione del patrimonio ma impedisce le adozioni. Il disegno di legge è stato presentato dalla senatrice Maria Szyszkowska, insegnante e filosofa cattolica, rappresentante della coalizione governativa composta dalla Sinistra Democratica (Sld) e dall’Unione del Lavoro (Up). “E’ un momento storico per la Polonia: l’inizio della tolleranza”, ha commentato la Szyszkowska augurandosi che la norma sia votata anche dalla Camera dove la coalizione Sld-Up è più debole.

La Germania, invece, ha recentemente approvato una legge che consente alle coppie omosessuali l’adozione dei figli della/del partner, provenienti da precedenti relazioni eterosessuali o nati con tecniche di riproduzione assistita. L’interesse del bambino viene tenuto in grande considerazione e infatti è necessario il consenso dell’altro genitore biologico. Le coppie omosessuali, riconosciute già dal 2001, potranno inoltre scegliere un cognome unico e godere degli stessi diritti di successione previsti per le coppie sposate.

Nella cattolica Irlanda, dove fino al 1993 l’omosessualità era un reato, Michael McDowell, ministro per la Giustizia e l’Uguaglianza, ha prospettato l’approvazione di leggi che riconoscano i diritti delle persone glbtq e fra questi provvedimenti quello per le unioni civili. A favore del riconoscimento delle coppie gay anche il primo ministro Bertie Ahern.

Alcune settimane fa la Gran Bretagna ha varato una legge che estende alle unioni omosessuali i diritti in merito a patrimonio, tasse e pensioni, già goduti da chi è sposato. Le unioni verranno registrate presso gli uffici pubblici, compresi consolati e ambasciate. Il Regno Unito va ad aggiungersi agli altri Paesi europei che riconoscono e tutelano le unioni fra persone dello stesso sesso: Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Islanda, Lussemburgo, Norvegia, Portogallo e Ungheria. Belgio e Olanda hanno esteso il matrimonio anche alle coppie omosex. La Svezia è stato il primo Paese al mondo a riconoscere alle coppie gay registrate il diritto di adottare dei bambini.

Di grande importanza è ciò che sta per fare il governo Zapatero in Spagna: i coniugi saranno sia omosessuali che eterosessuali. Le unioni civili nel Paese iberico esistono già in Aragona, Catalogna, Navarra, Valencia con norme simili a quelle per le unioni eterosessuali. La Catalogna si appresta a riconoscere anche le adozioni. Nel frattempo la Croazia, la Repubblica Ceca e la Svizzera hanno avviato l’iter per regolamentare le unioni civili.

E l’Italia? Nessun provvedimento che riconosca tutti i diritti di cittadinanza alle persone gay, lesbiche, trans/gender e queer. Nessuna legge che punisca i comportamenti discriminatori che vanno dagli insulti, al dileggio, al mobbing sul posto di lavoro fino al licenziamento vero e proprio. Nulla di specifico contro i “crimini d’odio” che consistono in violenze di vario tipo e in molti “omocidi” in serie come quelli che da oltre un decennio si verificano a Roma e che, spesso, riguardano omosessuali anziani che comprano prestazioni sessuali da “marchette” senza scrupoli. In compenso è da sottolineare che ‘orrenda legge sulla riproduzione assistita discrimina apertamente chi non è eterosessuale.

Qualcosa di positivo accade soltanto a livello regionale come con il nuovo statuto della Toscana che riconosce le unioni civili e prevede la tutela contro le prevaricazioni omofobiche. La Corte Costituzionale si è inoltre espressa contro il ricorso, presentato dal Governo, per la dichiarazione di illegittimità dello statuto toscano a causa del riconoscimento di “altre forme di convivenza” e in particolare per quelle che riguardano gay e lesbiche.

Ormai da mesi la Commissione Giustizia della Camera dei Deputati sta esaminando le varie proposte di legge per le unioni civili presentate nel corso degli ultimi anni: l’iter è lungo e le prospettive di qualche risultato positivo sono praticamente nulle in questa legislatura. Alla comunità glbtq italiana non resta che sperare nel prossimo auspicato governo di centro sinistra anche se i primi segnali non sono confortanti. I Democratici di sinistra hanno presentato in conferenza stampa, più di due mesi fa, una serie di manifesti pubblicitari per sostenere i Pacs, patti di civile solidarietà, ma la campagna divulgativa non è mai partita. Solo in pochi hanno visto le belle foto che ritraevano coppie di fatto gay, lesbiche ma anche eterosessuali. Il motivo di questo ripensamento dei vertici Ds non è ufficialmente noto ma il risultato contraddice quanto dichiarato da Marina Sereni della segreteria nazionale del partito: “Abbiamo bisogno che i diritti civili assumano una centralità nella proposta programmatica del centro sinistra alla pari di quanto è avvenuto nella Spagna di Zapatero”.


Da "La Stampa" del 05.12.04
Perfino in Ungheria una sentenza della Corte costituzionale ha aperto i battenti ai matrimoni omosessuali

Nel’Europa allargata a 25 solo la Slovacchia ha una legislazione più arretrata della nostra sui diritti civili di gay, lesbiche e transessuali…
Nel’Europa allargata a 25 solo la Slovacchia ha una legislazione più arretrata della nostra sui diritti civili di gay, lesbiche e transessuali. Perfino in Ungheria una sentenza della Corte costituzionale ha aperto i battenti ai matrimoni omosessuali. E la cattolica Spagna, dopo Zapatero, si prepara a fare altrettanto. Da noi, viceversa, al’alba di questa legislatura 161 parlamentari hanno sottoscritto una proposta di legge per introdurre il Pacs (Patto civile di solidarietà), che assicurerebbe alle coppie di fatto un nucleo di diritti ed obblighi reciproci; ma ovviamente il Parlamento non ‘ha mai votata. Intanto alcuni centri trasfusionali (a Bari, a Milano, a Pisa) vietano ai gay di donare il sangue, mentre non alzano paletti per chi abbia rapporti abituali con le prostitute.


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