Il gay pride sfila in Lettonia

  
Riga (Lettonia)

Riga (Lettonia)

Il Tribunale amministrativo di Riga, capitale della Lettonia, ha annullato il divieto di tenere nella città il primo Gay pride del Paese, che si svolgerà quindi domani, 23 luglio, come programmato, nonostante le minacciose contestazioni previste da parte di gruppi di estrema destra.

La decisione del tribunale di Riga è stata sollecitata dall’Associazione lettone per il sostegno ai giovani gay e lesbiche, che ha promosso il Gay pride, in risposta alla decisione dell’amministrazione cittadina di impedire il corteo su pressione del primo ministro lettone Kalvitis. Per la prima volta in Europa, infatti, un primo ministro si è apertamente opposto alla libertà di manifestare per la parità di diritti delle persone Glbt (gay, lesbiche, bisessuali, transessuali). “Come capo del governo non posso accettare che un corteo di minoranze sessuali abbia luogo nel centro della nostra capitale vicino alla cattedrale” aveva detto Kalvitis nei giorni scorsi.
Questa dichiarazione e la conseguente decisione di vietare la manifestazione per ragioni di ordine pubblico, mentre veniva invece autorizzata la contro-manifestazione delle organizzazioni di estrema destra, sono giunte dopo una violenta campagna anti-gay, condotta nelle ultime settimane dalle chiese cattolica ed evangelica luterana della Lettonia, da vari membri del Parlamento, e da alcuni gruppi di estrema destra.

“Il divieto rappresentava una vergognosa violazione dei diritti umani fondamentali, in particolare quello alla libertà di espressione e di manifestazione — commenta il presidente nazionale di Arcigay, Sergio Lo GiudiceLa Lettonia è vincolata al rispetto di questi diritti dall’essere parte dell’Unione europea e dall’aver aderito alla Convenzione europea dei diritti umani. Speriamo che il governo italiano e le autorità europee possano spingere il governo lettone ad un maggiore rispetto delle libertà civili”.

“Siamo preoccupati per la sicurezza dei manifestanti che domani scenderanno in piazza per il Gay pride — dice Riccardo Gottardi, co-presidente di Ilga-europe, la federazione europea delle associazioni gay e lesbiche – Chiediamo al governo della Lettonia di adottare tutte le misure necessarie per la loro sicurezza”.


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