L’Arcigay Antinoo — Comitato provinciale di Napoli – ritiene che la proposta di legge sulla “dignità e la cittadinanza sociale” non possa non contenere disposizioni contro le discriminazioni e per la promozione di pari opportunità, ovvero una politica veramente inclusiva degli uomini e delle donne omosessuali e bisessuali, delle persone transessuali e transgender. In conformità alla lettura integrata degli articoli 2 e 3 della Costituzione, dei principi di welfare della Comunità Europea e dei principi fondamentali del nuovo Statuto della Regione Campania (art.2).
Le nozioni di integrazione ed eguaglianza sociale debbono essere intese nettamente distaccate da progetti di assimilazione imposta; al contrario implicano politiche concepite a sostegno dello sviluppo armonico di identità differenti.
Per questa ragione occorre conciliare due diverse dimensioni, il divieto di discriminazione in senso stretto e le pari opportunità, queste ultime da intendere come politiche positive di costruzione di condizioni e percorsi di cittadinanza sociale.
Si auspica quindi l’attuazione di una concreta politica di contrasto delle discriminazioni basate su identità di genere e orientamento sessuale, ma anche l’attuazione di forme di tutela dei soggetti deboli omosessuali transessuali e transgender, emarginati ed esclusi, volte a garantire pari opportunità e diritti di cittadinanza sociale e a prevenire, rimuovere o ridurre le condizioni di bisogno e di disagio individuale derivanti da limitazioni personali e sociali, da condizioni di non autosufficienza, da difficoltà economiche.
Per soggetti deboli GLBT si intendono gli uomini gay, le donne lesbiche, bisessuali, transessuali e transgender, che per il loro orientamento sessuale o identità di genere, unitamente ad altre condizioni personali e sociali (bassa scolarità, diversa abilità, malattia, dipendenza, povertà, prostituzione, altre forme di sfruttamento) sono ad alto rischio di esclusione sociale.
Tali aree di marginalità e di disagio, allo stato, non trovano efficaci politiche di contrasto: a tale carenze può fattivamente sopperire “la legge per la dignità e la cittadinanza sociale”.
A tal fine si auspica un sistema integrato di interventi specifici nei confronti dei soggetti deboli GLBT di tipo socio-assistenziali e di promozione sociale.
Interventi socio-assistenziali e socio-sanitario improntati alle seguenti finalità e principi
a) al rispetto della dignità della persona e a garanzia di riservatezza;
b) prevenzione, contrasto e rimozione delle cause del disagio e dell’emarginazione sociale, nel rispetto delle diversità, anche attraverso strategie attive e promozionali basate sulla formazione e sull’accesso al lavoro;
c) adeguatezza, flessibilità e personalizzazione degli interventi, nel rispetto delle opzioni dei destinatari;
d) integrazione delle politiche sociali con altre politiche, in particolare con quelle sanitarie, scolastiche,formative, del lavoro, culturali e abitative.
Mentre, per la promozione sociale, interventi volti in particolare a:
a) promuovere la convivenza e l’integrazione sociale, la soluzione dei conflitti sociali, attraverso l’inclusione multiculturale e la promozione delle differenze;
b) contrastare e prevenire le cause di esclusione sociale, con particolare riguardo al disagio delle persone deboli GLBT;
c) promuovere, in collaborazione con il terzo settore, l’aggregazione e l’accompagnamento delle persone fragili, al fine di favorirne l’inserimento sociale;
d) rimuovere ogni forma di discriminazione e mancanza di pari opportunità che limitino o ostacolino il pieno godimento dei diritti e l’inclusione sociale.