“L’amarezza di Prodi per la manifestazione sui Pacs ci dispiace e ci sorprende. La nostra è una battaglia per le libertà civili e l’eguaglianza giuridica: sono principi che rappresentano il cuore stesso della nostra Costituzione”. Con queste parole Arcigay risponde, per bocca del suo presidente nazionale Sergio Lo Giudice, alle dichiarazioni di Romano Prodi sull’iniziativa a sostegno dei Patti civili di solidarietà (Pacs) in programma domani pomeriggio in piazza Farnese a Roma.
“Le nostre istanze di libertà, a partire dal riconoscimento giuridico pubblico delle nostre relazioni d’amore, non sono il surrogato di altro — continua Lo Giudice – Anche alle donne che, in passato, rivendicavano il diritto di voto e gli stessi diritti politici degli uomini venne rimproverato a suo tempo di voler scimmiottare ruoli e attività maschili. Noi riteniamo, invece, che ogni individuo vada rispettato senza inutili e artificiosi steccati e graduatorie di dignità sociale.
L’iniziativa di domani non ha niente di folcloristico: sarà la manifestazione seria e responsabile di un movimento che chiede un’elementare misura di civiltà presente nella gran parte dei paesi europei.
Chiediamo a Romano Prodi di contribuire, senza cedimenti, a tenere alto il senso di rispetto verso gay e lesbiche. Le libertà delle persone sono un fine, non siano oggetto di trattativa con poteri confessionali esterni alle istituzioni della Repubblica."