Il programma di Arcigay Toscana

  

Le priorità seguite e in gran parte raggiunte negli ultimi anni di attività di Arcigay Regionale Toscana erano concentrate sul alcune priorità chiave:

– visibilità socio-culturale e politica del movimento gay in generale e dei circoli Arcigay in particolare, ponendo questioni collegate al mondo GLBT all’attenzione dei cittadini e della discussione politica e sociale;
– tutela dei diritti civili delle persone GLBT tramite la creazione di normative nazionali e regionali specifiche, quali la legge sui PACS (proposta formalizzata ma mai approvata) e una soddisfacente applicazione delle normative della Comunità Europea in materia anti-discriminazione su scala nazionale e — su scala regionale – l’inserimento di principi antidiscriminatori nel nuovo Statuto della Toscana, la legge a tutela delle minoranze e la proposta regionale di legge nazionale sulle coppie di fatto;
– creazione di un sistema funzionale di circoli Arcigay a copertura di una vasta parte del territorio regionale, che opera non più con ottica solamente localistica, ma nella piena capacità di esprimere volontà condivise e di avere un peso sia sull’opinione pubblica, sia nella concertazione politica a livello interprovinciale e regionale.

Queste priorità sono state raggiunte con i massimi risultati possibili, che costituiscono un’ottima piattaforma per il lavoro futuro di Arcigay Regionale Toscana.

Il progetto associativo per i prossimi anni, dovrà prevedere delle priorità dell’azione associativa adatte a portare al massimo sviluppo quanto già ottenuto ed andare oltre, facendo con questo anche tesoro delle esperienze finora maturate e delle indicazioni venute dalle discussioni nei singoli circoli locali. Per questo occorre prevedere per il futuro le seguenti priorità:

1) Consolidamento dei risultati ottenuti, specialmente in merito agli aspetti già descritti quale risultato positivo dell’azione politica e delle iniziative concrete degli ultimi anni di attività:

a. Visibilità: occorre mantenere alta la visibilità di Arcigay e con questo di tutto il movimento GLBT, sia tramite la partecipazione alla discussione politica e sociale all’interno della società toscana, anche a livello istituzionale, sfruttando al massimo tutti gli strumenti per interloquire con i soggetti politici e con l’opinione pubblica (giornali, radio e televisioni a livello regionale e locale), sia tramite eventi di tipo culturale, non solo rivolti ad utenze GLBT. In particolare è necessario, in questo contesto, la presenza di persone pienamente visibili nelle cariche sociali dei circoli, la cura dei contatti con quelle forze politiche e sociali che dimostrano aperture nei confronti del movimento e di Arcigay (partiti, movimenti, sindacati, associazioni) e la nostra disponibilità di essere presenti e visibili anche in occasioni non specificatamente incentrate su tematiche GLBT (manifestazioni, eventi politici, dibattiti, ricorrenze). Per la parte culturale è di aiuto il grande interesse dimostrato negli ultimi anni dalla popolazione giovanile non dichiaratamente ed esclusivamente GLBT ad eventi di svago di matrice prevalentemente GLBT (serate in discoteca, feste, eventi e manifestazioni varie)

b. Tutela dei diritti: è già iniziata una collaborazione positiva con la Regione Toscana per l’attuazione del programma di governo della Giunta Regionale, in particolare della Legge Regionale contro le discriminazioni, in cui Arcigay svolge in modo positivo e costruttivo un ruolo di coordinamento tra le diverse realtà del movimento GLBT. Occorre concretizzare, di concerto con la Regione, i principi della legge regionale tramite regolamenti attuativi, a partire dal settore socio-sanitario e con l’obiettivo di estendere la collaborazione anche agli altri settori contemplati dalla legge, ad esempio i settori Istruzione-Formazione e Lavoro. Per quest’ultimo settore si dovrà, inoltre, approfondire le esperienze-pilota, già in corso, tra realtà Arcigay e alcune Camere di Lavoro, tramite specifici interventi congiunti in relazione ai Nuovi Diritti. Sono da prevedere, in particolare, azioni di informazione, promozione e sperimentazione di sportelli Nuovi Diritti tramite collaborazioni tra Arcigay e il mondo sindacale. Si dovrà, inoltre, continuare la lotta per l’istituzione dei PACS tramite una legge nazionale e collaborare, contemporaneamente, con le Autonomie Locali per dare maggiore concretezza agli strumenti già esistenti, quali i registri per le Unioni Civili istituiti in molti comuni e le leggi regionali a tutela dei diritti delle minoranze. Questo dovrebbe avvenire anche nell’ottica di una approfondita discussione sul nuovo ruolo degli Enti Locali in un’Italia di tipo federale, basata su principi e regole condivise e di maggiore significato e chiarezza rispetto alle proposte poco accettabili formulate durante la legislatura appena conclusa.

c. Il funzionamento di Arcigay Regionale, infine, si dovrà ispirare ad una maggiore collaborazione e collegialità tra i comitati provinciali e i circoli esistenti e la Segreteria Regionale. Questo è facilitato, ai sensi del nuovo statuto, dalla creazione di un gruppo ristretto di lavoro, l’ufficio di Segreteria, composto da Presidente, Vicepresidente, Segretario e un gruppo di rappresentati delegati dai circoli in quanto persone di riferimento di specifici progetti di interesse interprovinciale. Questo gruppo, a differenza della Segreteria Regionale nella sua composizione completa, potrà lavorare più facilmente anche tramite incontri operativi su temi concreti, implementando la collaborazione fattiva tra le realtà locali su tematiche specifiche e di interesse concreto. Per quanto riguarda le risorse finanziarie, le attività di carattere regionale non devono gravare esclusivamente sulle Associazioni locali, ma dovranno essere individuate risorse aggiuntive. L’ufficio di Segreteria si dovrà occupare specificatamente anche degli aspetti di fund-raising.

2) Come argomento di particolare importanza si impone l’attenzione a dinamiche che favoriscono una maggiore Integrazione tra le varie realtà che compongono Arcigay Regionale e il movimento GLBT in Toscana.
Questa integrazione ha grande importanza per rendere coesa la base di Arcigay proprio a livello degli iscritti e a prevenire l’eventuale pericolo di un disinteressamento, soprattutto dei giovani e degli iscritti in età avanzata, da attività di tipo sociale e politica, ma anche per favorire il dialogo con le altre realtà del movimento GLBT in Toscana, al fine di mantenere i presupposti per svolgere un ruolo di coordinamento su scala regionale, in quanto attualmente Arcigay Regionale è l’unico soggetto sufficientemente articolato e capace di svolgere la funzione di catalizzatore tra le varie realtà GLBT Toscane. Questa attenzione verso l’Integrazione si dovrà, quindi, rivolgere sia al nostro interno, sia verso l’esterno.

a. Integrazione Interna. Questo aspetto è vitale per Arcigay Toscana al fine di non essere soltanto un soggetto astratto politico, ma uno strumento concreto per aumentare le vie di comunicazione tra i singoli circoli e comitati provinciali, ma anche tra i singoli iscritti, i quali, in quanto base di tutto il movimento, devono essere sempre al centro dell’azione associativa a tutti i livelli. A questo fine occorre aumentare le occasioni di dialogo tra la componente femminile e maschile dell’Associazione, anche tramite eventi specifici. Tale dialogo si dovrà estendere anche alle realtà transgender e bisex eventualmente presenti all’interno dei gruppi locali. Ma iniziative analoghe dovranno essere intraprese anche tra gli iscritti delle diverse realtà locali: in un periodo di estrema mobilità delle persone, tramite vie di comunicazione materiali ed immateriali (basta pensare alle tecnologie informatiche), la mancanza di eventi su scala regionale in cui si possono incontrare anche le persone fisiche appartenenti ai diversi circoli locali ed in occasioni specificatamente associative e differenti dagli eventi commerciali, sarebbe un grave errore. A questo scopo si dovranno aumentare le opportunità di comunicazione ed incontro tra gli iscritti delle diverse realtà locali e prevedere occasioni di matrice sia socio-politica, sia semplicemente di svago e socializzazione. Sarà sviluppato un progetto interprovinciale dedicato a questo scopo.

b. Integrazione verso l’esterno. Occorre approfondire, migliorare e — in caso di necessità — creare ex-nuovo contatti ed occasioni di incontro e discussione anche con le altre realtà del movimento GLBT in Toscana, sia tramite partecipazione ad eventi organizzati da altri, sia tramite la promozione di occasioni e piattaforme per permettere maggiore discussione, e se possibile, maggiore coesione del movimento, coinvolgendo tutte le singole realtà, anche se di opinioni, orientamento politico o tematiche specifiche diverse da Arcigay Toscana. La diversità è inerente alla natura propria del movimento GLBT e il confronto tra queste diversità costituisce una ricchezza per Arcigay Toscana, quindi dovrà essere potenziato, cercando di superare eventuali problemi manifestatosi in passato.

3) Dovranno essere implementate le attività socio-sanitarie dei singoli circoli e comitati provinciali tramite specifici progetti integrati e coordinati a livello regionale, ma realizzati con il pieno coinvolgimento di tutte le realtà locali. Lo strumento migliore per raggiungere questo scopo sono progettualità che possono beneficiare di finanziamenti, a livello regionale o locale. L’ufficio di Segreteria potrà fornire in questo contesto un’istanza sia di coordinamento, sia di ricaduta capillare su tutto il territorio, coinvolgendo a caduta le diverse realtà locali. Inoltre, Arcigay Regionale Toscana potrà mettere a disposizione professionalità in grado di coadiuvare i circoli locali nelle questioni più difficili della progettazione, gestione e rendicontazione dei progetti, lasciando, invece, al livello locale nei rispettivi territori l’attuazione dei progetti eventualmente finanziati. Un aspetto importante che potrà essere svolto dal livello regionale è anche quello della concertazione con i soggetti che erogano i fondi, il flusso di informazioni circa le opportunità per beneficiare di finanziamenti e, laddove possibile, interventi adatti ad aumentare le possibilità di accedere effettivamente ai finanziamenti. Arcigay potrà curare, inoltre, nell’ottica della concentrazione delle risorse finanziarie, la produzione di materiali informativi, come brochure, volantini, pieghevoli ecc. da distribuire da parte dei circoli locali nelle occasioni ritenuti opportune. Le tematiche delle attività socio-sanitarie possono essere variegate, prima tra tutte le problematiche collegate all’AIDS ed alla protezione dal virus HIV, ma anche il sostegno psicologico e/o sociale per qualsiasi disagio relativo al mondo GLBT (coming-out, isolamento e solitudine sociale, assenza di punti di riferimento per la socializzazione tra persone GLBT, problemi di identità sessuale e sociale ecc.), le possibili attività di consultori e telefoni amico, la formazione del personale sanitario e para-sanitario, consulenze legali e giuridiche, la vita indipendente delle persone GLBT con disabilità ecc.

4) Contatti con l’Istruzione e il mondo scolastico. Un aspetto importante per tutte le tematiche inerenti il mondo GLBT è la necessità di intervenire sui giovani, sia per evitare la ripetizione tra le generazioni future di stereotipi discriminatori nei confronti delle persone GLBT, sia per aiutare persone GLBT minorenni o comunque giovani a vivere la propria condizione in modo non traumatico e non isolato. A questo fine Arcigay Toscana supporterà, anche tramite la produzione di materiale informativo e la formazione di operatori tra gli iscritti interessati nei circoli locali, ogni iniziativa mirata a gestire interventi e discussioni nelle scuole. Queste attività possono rivolgersi sia agli studenti, sia agli insegnanti (per esempio tramite seminari, corsi e altro) e dovrebbero porre particolare attenzione anche a diffondere una coscienza e conoscenza dei rischi HIV e delle regole del Sesso Sicuro,

5) Attività culturali. Molti circoli organizzano già iniziative culturali locali nell’ambito del cinema, della letteratura, della musica, della pittura e della fotografia e molte altre iniziative, che dovranno essere valorizzato ulteriormente, cercando di diffondere notizie a questo riguardo a livello più ampio, darne risalto anche sui mezzi di comunicazione e cercando di ottenere, se possibile, sostegni finanziari anche da fonti regionali. In questo contesto Arcigay Regionale non si dovrà in alcun modo sostituire ai circoli locali, ma, come nelle altre attività previste, cercare di valorizzare al massimo le iniziative locali ed operare per portare eventi locali maturi e qualificati verso un riconoscimento più ampio su scala interprovinciale o regionale. Alcuni eventi potranno essere anche concepiti ex-nuovo con modalità itineranti per garantire la partecipazione di tutte le realtà locali.

Per tutte le attività ed iniziative previste dal progetto associativo vale il principio della massima condivisione e la necessità di garantire il flusso informativo da un lato e il rispetto per l’autonomia dei circoli locali dall’altra parte. Potrà essere sostenuta ogni ulteriore attività, anche al di fuori di quanto previsto da questo programma, se in armonia con lo statuto di Arcigay e proposto da almeno uno dei circoli aderenti. Per qualsiasi iniziativa, le funzioni principali di Arcigay Toscana dovranno essere quelle di:

– catalizzare, comunicare e compartecipare iniziative e forze delle realtà locali,

– sostenere le iniziative locali anche presso soggetti attivi su scala regionale,

– rafforzare il peso delle singole realtà, in quanto parti di una rete funzionale e funzionante a livello regionale,

– coordinare le iniziative interprovinciali e soprattutto le attività di tipo esplicitamente politico per amplificare la voce dei singoli comitati e circoli, cercando di generare effetti di aggregazione sia all’interno di Arcigay, sia con le altre realtà GLBT toscane.

Bert d’Arragon — Presidente
Francesco Piomboni — Vicepresidente
Davide Buzzetti- Segretario


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