Aumentano in Italia odio e violenza nei confronti delle persone omosessuali. Quello della della vile e ripetuta aggressione lesbofoba ai danni di una coppia di ragazze di Mazzano, in provincia di Brescia è stato solo ‘ultimo terribile caso.

Ma per fortuna se ne parla. E per fortuna a parlarne sono gli aggrediti, che dicono «basta!», che non ci stanno più, che vogliono parlare e che sanno farsi ascoltare. Il 22 settembre 2006, dal Teatro Parioli di Roma è andata in onda un’intervista di Maurizio Costanzo a Pasquale Quaranta, giornalista e consigliere nazionale Arcigay, già portavoce del Salerno Pride 2005.

Pasquale Quaranta, lo ricorderete, fu aggredito lo scorso anno durante le riprese di un documentario televisivo; alcuni giorni dopo denunciò l’accaduto, nonostante sulle prime avesse pensato di rinunciarci per paura di possibili ritorsioni.

«Parleremo di intolleranza verso i diversi — ha esordito Costanzo – qualunque essi siano… per religione, colore della pelle, identità sessuale. Io sono intollerante verso gli intolleranti, non so come dire… ». In studio c’era anche l’on. Vladimir Luxuria, che ha affermato: «I veri deviati, le persone che hanno bisogno di uno psichiatra, non sono gli omosessuali ma le persone violente».

In collegamento telefonico Paola, la ragazza stuprata per sfregio in Versilia perché lesbica, ha denunciato l’odio omofobo, ma ha anche testimoniato la necessità di denunciare. Costanzo ha usato parole molto forti contro gli aggressori di Paola: «Penso sempre che gli uomini che si abbandonano a questi gesti di violenza siano dei frustrati e degli impotenti, nella testa e nel fisico, che abbiano bisogno di immaginare una supposta virilità… Gliel’ho detto altre volte in faccia: “Siete degli impotenti, accettatelo!”».

Degli aggressori di Pasquale Quaranta soltanto uno è stato identificato: ritenuto colpevole dai giudici, non ha pagato il suo debito con la giustizia in quanto minorenne. Anche gli aggressori di Paola sono tranquillamente in giro. L’on. Luxuria ha annunciato l’impegno del Governo ad estendere la legge Mancino (quella legge che già adesso condanna ‘istigazione alla violenza per motivi religiosi, razziali o etnici) ai reati di istigazione al’odio basata sul’orientamento sessuale o di genere.

I risultati di un sondaggio Ipsos, presentati nel corso della trasmissione dal presidente Nando Pagnoncelli, ci rendono un’Italia confusa, in cui il campione scelto è convinto che episodi di intolleranza nei confronti degli omosessuali siano per il 47% “un fatto isolato” e per il 45% “un fenomeno diffuso” (l’8% dichiara “non so”).

«Per anni e anni — ha aggiunto Costanzo – gli omosessuali hanno faticato a trovare cittadinanza nella loro stessa famiglia. È assolutamente pazzesco che siamo a fine 2006… io credo di aver parlato di questi argomenti in un settembre degli anni ’80 e siamo ancora qui… Quante interviste ho fatto a persone che sono state emarginate per questo, ed è bello quindi che ci sia la testimonianza di una mamma…». A seguire è andata in onda una dichiarazione di Adelaide Gliorio e di Mario Quaranta, genitori di Pasquale, che hanno portato la loro testimonianza

Ed è grazie al coraggio e alla determinazione di D.G., una delle ragazze vittima del’aggressione di Mazzano, che ha voluto denunciare ‘accaduto in nome della libertà di essere semplicemente se stessa, che è stato possibile promuovere una

MANIFESTAZIONE NAZIONALE
In risposta alle aggressioni di Mazzano

per sabato 25 Novembre pomeriggio a Brescia

Una colorata sfilata per le vie della città in coincidenza con la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Sarà ‘occasione per far sentire la voce e la determinazione del’intero movimento contro ogni forma di omofobia.

Continuano le adesioni al’Appello al’amministrazione comunale di Mazzano per una mozione di solidarietà alle vittime e di condanna della discriminazione.
Contattate il Presidente del Comitato provinciale Arcigay Orlando di Brescia, Luca Trentini:

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