Arcigay non è un’associazione soltanto di uomini: molte sono infatti le donne che ne fanno parte.
Tutte le questioni andrebbero perciò trattate dal punto di vista sia maschile che femminile. Dobbiamo però ancora raggiungere pienamente questo obiettivo, visto che molto spesso le nostre competenze, sensibilità ed azioni in campo non sono equilibrate in fatto di genere.
Pensiamo alla salute, che siamo abituati a declinare soprattutto in termini di HIV/AIDS. Per le donne questo non è sempre vero: altre sono infatti le priorità, tra cui il cancro alla mammella ed al collo dell’utero. Anche i fattori di rischio sono in parte diversi: in comune abbiamo, ad esempio, il timore a rivelarci al medico e la carenza di supporto sociale; specifici delle donne omo-bisessuali, secondo la letteratura internazionale, sono invece il minor ricorso alla contraccezione, agli screening ginecologici ed all’auto-palpazione del seno, assieme, di frequente, a comportamenti di abuso di alcool e fumo.
Per soddisfare le richieste che incrociamo ogni giorno dobbiamo perciò re-inventarci, imparando da chi se ne intende di più di noi — innanzitutto ArciLesbica, che siamo felici di ospitare in questo spazio.
L’impegno di ArciLesbica nella promozione ed educazione alla salute si è concretizzato in moltissime attività fin dall’inizio: progetti presentati e accolti dalle istituzioni, campagne, seminari, dibattiti pubblici a livello nazionale e locale, collaborazioni su ricerche finalizzate a conoscere meglio i comportamenti e la qualità della vita delle lesbiche, azioni di pressing sui governi locali, ad esempio per la riqualificazione dei consultori.
Anche le linee telefoniche lesbiche hanno dato un grande contributo, attraverso l’ascolto e lo sguardo su di noi, ad aumentare la nostra conoscenza rispetto ai bisogni, così come di fondamentale importanza è l’ampia fotografia sui nostri comportamenti che ci viene dalla recente ricerca Modi Di.
Proprio partendo da questi dati, dalla nostra esperienza e dal nostro essere fruitici spesso insoddisfatte dei servizi sociosanitari, possiamo oggi impostare un nuovo percorso, con l’obiettivo di intercettare le necessità di informazione e stimolare i vari presidi sanitari per una comunicazione corretta, efficace e nella quale tutt* possiamo ritrovarci.
Eccoci così al lavoro con il progetto “Salute Punto” del circolo ArciLesbica Bologna, che è partito ufficialmente a metà novembre 2006 con una conferenza sulla prevenzione del tumore al seno.
L’iniziativa ha segnato l’avvio della campagna di informazione/educazione/sensibilizzazione contro quella che viene definita una vera e propria guerra alle donne – 1 donna su 10 nel mondo si è ammalata di questa patologia, ed il dato è in aumento!
La campagna prevede anche la traduzione e la diffusione a livello nazionale della versione italiana della brochure “Pour les Femmes qui aiment les femmes”, realizzata dal Belgian Cancer Foundation in collaborazione con l’ILGA.
Per questa seconda fase sarà prezioso il contributo di Arcigay, dei circoli ArciLesbica, delle linee lesbiche e delle associazioni di donne con cui siamo in rete da anni.
A presto, quindi.