Unioni di fatto, al voto sulle mozioni

  

ROMA – Verso il voto alla Camera sulle mozioni sulle coppie di fatto. ‘Unione sembra avviata a ricompattarsi quando Rifondazione e Verdi rinunciano ai rispettivi documenti per annunciare il "sì" a quella del’Ulivo.

Ma il colpo di scena viene dal’Udeur di Clemente Mastella: Mauro Fabris, capogruppo a Montecitorio, durante la dichiarazione di voto, ha annunciato il "sì" del suo gruppo alle mozioni di Udc e Forza Italia.’Il governo non può contare su di noi per una legg’ sulle coppie di fatto. "Abbiamo chiesto al’esecutivo – ha proseguito Fabris – proprio perché è anche il nostro governo, di non avanzare proposte su una materia che noi riteniamo non soggetta a vincoli di coalizione o di partito in quanto tocca valori e convinzioni personali, che devono essere lasciate alla personale responsabilità, alla coscienz’.

Di segno opposto le reazioni di Prc e Verdi che, grazie al lavoro di mediazione condotto da Dario Franceschini al’interno del’Unione, hanno deciso di ritirare le proprie mozioni per sottoscrivere quella del’Ulivo. ‘impegno raggiunto tra Unione e Cdl sarebbe quello di evitare interventi a titolo personale e di fare in modo che le dichiarazioni di voto procedano velocemente. Dopo le dichiarazioni di voto, si passerebbe al voto di tutte le mozioni.

‘ stata Rosy Bindi, ministro per la famiglia, a dare parere negativo a tutte le altre mozioni in nome del Governo: "A nome del governo do il parere favorevole alla mozione Franceschini". La Bindi ha poi spiegato che il ddl governativo vuole essere una "sintesi etica e culturale del nostro paese" e che non prevede la possibilità di ricorso alla fecondazione assistita nè le adozioni nè gli affidi per le unioni civili. "Non procederemo a un riconoscimento delle convivenze in quanto tali – ha continuato il ministro – ma a quello dei diritti delle persone che fanno parte delle unioni di fatto, senza discriminazioni sessuali".

La decisione dei Verdi di ritirare la propria mozione è stata presa "per favorire una soluzione unitaria nella votazione sulle mozioni relative alle unioni civili e per non concedere alibi a voti che potrebbero indebolire o compromettere la futura ed urgente approvazione di un testo di legge che riconosca i diritti delle coppie di fatto", ha comunicato Angelo Bonelli, capogruppo alla Camera.

Sulla stessa linea il Prc.’Abbiamo deciso di ritirare la nostra mozione perché riteniamo che sia più significativo in questo momento valorizzare ‘impegno comun’, ha detto il capogruppo di Prc alla Camera Gennaro Migliore.’Quindi convergiamo sulla mozione di Franceschini – dice ancora Migliore – che riporta integralmente i brani sulla problematica delle coppie di fatto del programma del’Unione. Voteremo contro la mozione del’Udeu’.

Il dibattito però rimane aperto, con ‘Unione che continua il suo pressing sul’Udeur e il ministro della giustizia, Clemente Mastella che dichiara di non voler subire imposizioni.’Nessuno mi ha mai spiegato in modo convincente perché il governo debba assumersi la titolarità di una legge che interviene su materie eticamente sensibili".’In assenza di una spiegazione – ha detto il leader del’Udeur – la scelta di investire il governo, diventa u’imposizione. U’imposizione che non intendo subir’.

Complessivamente sono cinque le mozioni presentate dal’Unione: quella di Ulivo-Idv-Pdci; quelle del Prc (ritirata in mattinata) e della Rosa nel Pugno. Quella dei Verdi, anche questa ritirata questa mattina. E poi la mozione del’Udeur, contraria alle unioni di fatto e a un ddl del governo.

I documenti contrari portano la firma di parlamentari di Udeur, Udc, Forza Italia, An e Lega. I fautori del’n’ al riconoscimento dei diritti alle coppie di fatto, tra ‘altro, pongono ‘accento soprattutto sul tema dei diritti dei bambini nati fuori dal matrimonio che, sottolineano, sarebbero già riconosciuti a sufficienza mentre’esistono nel nostro ordinamento norme civilistiche che, pur suscettibili di eventuali migliorie, già consentono di disciplinate e tutelar’ i diritti dei conviventi.

Sul’importanza della mozione unitaria del’Ulivo è tornata questa mattina anche la vicecapogruppo del’Ulivo alla Camera Marina Sereni. "Se non si approva la mozione a prima firma Franceschini che si richiama in maniera netta al programma del’Unione noi rischiamo di chiudere la strada al’approvazione di una legge sulle unioni civili", ha detto a Radio Radicale.


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