Ci è giunta la notizia che si è spento improvvisamente Gianni Delle Foglie, fondatore della Libreria Babele di Milano e, con il compagno Ivan Dragoni, tra i militanti che, per primi, simbolicamente, si sposarono in Piazza della Scala a Milano il 27 giugno 1992. Pubblichiamo alcuni dei molti messaggi di cordoglio che ci sono giunti.
“Con Gianni scompare una tra le più belle figure del movimento gay italiano. Un intellettuale e militante sempre in prima fila per il riconoscimento dei diritti degli omosessuali.
La sua gestione della libreria “Babele” come punto di incontro della cultura libertaria e di quella omosessuale ha fatto crescere migliaia di militanti che hanno potuto conoscere la storia e la ricchezza della elaborazione culturale che la minoranza gay ha espresso.
A Ivan esprimo tutta la mia vicinanza e quella dell’Associazione in un momento in cui una perdita così improvvisa lascia tutta la comunità attonita e profondamente addolorata.
Caro Ivan ti siamo vicini”.
Aurelio Mancuso, Presidente nazionale di Arcigay
Gianni delle Foglie è un grande personaggio e non posso a poche ore dalla notizia della sua morte usare già il passato e dire "è stato".
‘idea delle finte "unioni civili" in piazza Scala nel 1992 è nata da lui e dal suo compagno che ne parlarono con me (allora ero in consiglio comunale).
Ha grandissime intuizioni e molto spiritose. Milioni di italiani lo hanno recentemente visto e memorizzato in una intervista (in realtà era del 2000) riproposta nella trasmissione di Santoro quando dice "questa tra noi e il Vaticano è una guerra tra froci".
Penso che dovremmo inventare qualcosa di simpatico e di importante per ricordarlo e intanto raccogliere messaggi per il suo compagno Ivan.
Paolo Hutter, giornalista
“Ho appreso con sgomento e profonda tristezza che ci ha lasciato un grande amico e compagno di tante battaglie.
Con Gianni ci conoscevamo da sempre e siamo stati protagonisti di molti momenti entusiasmanti della lotta gay italiana.
Ricordo con emozione, il 27 giugno 1992, in piazza della Scala a Milano, quando per la prima volta in Italia si sono celebrati pubblicamente, 9 matrimonio gay, ufficiati dall’allora consigliere Comunale di Milano Paolo Hutter.
Gianni era in piazza con il compagno Ivan Dragoni, al quale va tutto il mio affetto e la mia vicinanza per questa perdita così dolorosa ed improvvisa.
Erano felici e tenerissimi e con coraggio, per primi, si esponeva pubblicamente a rivendicare pari dignità ed uguaglianza per tutti gli omosessuali.
Negli anni successivi Gianni è stato protagonista della esaltante esperienza delle libreria “Babele” di Milano, la prima libreria lgbt del nostro paese, la cui esperienza prosegue tutt’ora con successo.
Molti di noi hanno potuto vedere all’opera Gianni nella sua libreria, immerso tra i suoi libri ed organizzatore infaticabile di mostre, presentazioni e dibattiti, con un consiglio sempre pronto: “Questo è un libro che devi leggere, diceva sorridendo”. Ed era quello giusto.
Se in Italia i libri, la letteratura, la saggistica a contenuto omosessuale è diffusa lo dobbiamo anche a lavoro instancabile di Gianni al quale siamo grati per la diffusione della cultura e la diffusione dell’informazione che ci riguarda. Proprio per questo diciamo un grande “Grazie Gianni”.
Franco Grillini, deputato e Presidente onorario Arcigay
Ho conosciuto Gianni nel 1978 al campeggio gay organizzato da Lambda in Grecia.
Anche lui di orgine barese come me, mi colpì per il suo entusiamo e per la sua capacità di aggregare. Durante il campeggio animava le serate con i suoi concerti e la sua chitarra.
A Milano ci siamo frequentati per un lungo periodo. Fortuna volle che proprio ad un altro campeggio, ad Ortona, conobbe il suo futuro compagno Ivan Dragoni, con il quale ci fu un lungo sodalizio.
La loro unione divenne pubblica in piazza Scala, a Milano, durante la celebrazione del’matrimoni’ ufficiato dal consigliere comunale Paolo Hutter, al’inizio degli anni’90, alla presenza delle famiglie delle coppie che si unirono nel rito civile.
Fu mio dipendente alla libreria Babele e poi gestori ed infine con Francesco Ingargiola futuri proprietari nel cuore della gay street milanese, via Sammartini.
Sempre presente alle iniziative del movimento, ai gay pride, condusse la libreria Babele creando un polo di riferimento fondamentale per la comunità gay italiana.
La sua scomparsa, oltre a rattristarmi profondamente, crea un vuoto nel panorama culturale italiano glbt.
Cordoglio e affetto per il suo compagno Ivan a cui va tutta la mia partecipazione e stima.
Felix Cossolo, direttore di “Clubbing”
Si ringrazia la redazione di gaynews.it