Grillini possibile sindaco di Bologna

  

Bologna, 7 giugno 2007 – Sarebbe Franco Grillini (52 anni nato a Pianoro) il nome che 'ala del centrosinistra delusa dal sindaco Sergio Cofferati (tra cui ci sono Prc, Verdi, Il Cantiere ed ex diessini, in parte confluiti nella nuova Sinistra Democratica) sta pensando di candidare alla guida della città di Bologna in occasione delle elezioni amministrative del 2009. Il deputato della Sinistra Democratica e presidente onorario del'Arcigay sarebbe, dunque, pronto a scendere in campo per gareggiare contro il sindaco Cofferati, nel caso in cui si facessero le primarie sotto le Due Torri.

«Essendo io un bolognese doc, figlio di contadini e operai e che parla il bolognse, sarei particolarmente indicato, insomma sarei un sindaco bravissimo – spiega Grillini – ma bisogna vedere cosa succede da qui a due anni e se Cofferati intende ricandidarsi o no, perchè io non 'ho ancora capito. Ad ogni modo sono grato e onorato a chi ha pensato ad una mia candidatura». Ma «a chi mi chiede che cosa penso di Cofferati, – racconta Grillini sfoggiando il dialetto bolognese – rispondo (mica per criticare…).

«Il sindaco sarei in grado di farlo e anche bene, ma credo che la discussione sia del tutto prematura, – prosegue Grillini – io penso che si debba fare in modo di arrivare ad una unica candidatura e mi auguro che ci si metta 'accordo per un nome che può essere quello di Cofferati o di un altro, ma quello che chiedo a Cofferati è un cambio di rotta». «Io mi muovo nel'interesse della città e del centrosinistra e nella riconferma del centrosinistra alla guida di Bologna, – afferma ancora il deputato – ma faccio parte di quel'area delle sinistre libertarie e laiche che sono molto critiche rispetto al'operato di questa giunta».

«Se a Bologna si faranno le primarie ognuno giocherà la sua partita e poi vediamo chi può competere con Cofferati: io potrei anche correre, – sostiene Grillini – il mio nome è spendibile come anche quello di Katia Zanotti, anche lei parla il dialetto bolognese».

Quale sarebbe, dunque, la prima cosa che farebbe se diventasse sindaco di Bologna? «Cancellerei la delibera sugli orari di chiusura degli esercizi pubblici e commerciali – risponde il deputato – e attuerei delle liberalizzazioni, ma soprattutto, farei u'istrutturia per le delibere perchè siano il più possibile condivise, e per prendere delle decisioni concordate e non improvvise: ora nella gestione della città 'è un problema di metodo».


Comunicato stampa Arcigay Il Cassero 07.06.07

BOLOGNA. FRANCO GRILLINI POSSIBILE CANDIDATO SINDACO.
"IL CASSERO": SAREMMO FELICI PER IL PRIMO CANDIDATO SINDACO GAY DI UNA GRANDE CITT' ITALIANA

"Bologna fucina della nuova politica italiana"

Il Comitato Provinciale Arcigay "Il Cassero" esprime la sua grande felicità nel'apprendere la proposta di candidatura del Presidente Onorario di Arcigay Franco Grillini alla carica di primo cittadino della città di Bologna.

"Sarebbe il primo candidato gay alla carica di sindaco di una grande città italiana. Sul'onda delle esperienze amministrative di Parigi e di Berlino, guidate da sindaci dichiaratamente gay e capaci nel guidare la loro comunità cittadina, anche Bologna diventerebbe così fucina della nuova politica italiana ", dichiara Francesco Baldini, Presidente del'Arcigay "Il Cassero".


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