Omicidio Oldani, preoccupazione per il clima d’odi

  

La morte del dirigente della Margherita di Milano Maurizio Oldani ripropone con drammaticità il tema della condizione di estrema insicurezza in cui vivono le persone omosessuali non visibili e il preoccupante clima di omofobia che si è instaurato in questo Paese.

Allo stato attuale non si conoscono sia la dinamica dei fatti sia i colpevoli del'efferato delitto ma si può rilevare come, allo stesso modo con cui sono avvenuti diversi altri omicidi, si ritrovino anche in questa drammatica vicenda elementi di oggettiva fragilità e forte esposizione ai pericoli da parte della vittima.

Nel sottolineare come sia stato indelicato e anche improprio far emergere la circostanza del ritrovamento di una tessera Arcigay in possesso del'esponente politico, non si può comunque sottacere che ciò che è accaduto ad Oldani è purtroppo un copione gia visto in molti altri casi.

La frequentazione di circoli privati, affiliati o meno alla nostra associazione, è di per se una garanzia di sicurezza e di tutela delle persone che, in questo modo, possono vivere la propria socialità omosessuale senza incorrere in pericolosi incontri, aggressioni, violenze brutali che sfocino finanche in assassinio. In questi anni la rete ricreativa e culturale del'associazionismo lgbt (lesbiche, gay, bisessuali, transgender) ha rappresentato un efficace possibilità per milioni di persone di iniziare un percorso di liberazione ed auto accettazione della propria sessualità. Questi enormi risultati, che aiutato la nascita di un forte movimento politico e sociale gay, sono oggi un soggetto presente sulla scena italiana con u'ampia capacità di comunicazione e un radicamento territoriale esteso e complesso. Ciò non toglie che esistono altre realtà, al di fuori del'associazionismo, di persone omosessuali che vivono una doppia vita: una pubblica e 'altra privata. Proprio queste persone sono maggiormente esposte al rischio di imbattersi in situazioni pericolose.

Come Arcigay, invitiamo le forze politiche e sociali milanesi e nazionali a riflettere in modo approfondito sulle cause culturali che hanno prodotto questo delitto. Lo stigma sociale, il clima 'odio e di discriminazione nei confronti delle persone lgbt porta molte e molti ad occultare il proprio orientamento sessuale quindi a vivere in una condizione di clandestinità che li espone ad enormi rischi per la propria incolumità.

Aurelio Mancuso
Presidente nazionale Arcigay

Paolo Ferigo
Presidente Comitato provinciale Arcigay Milano


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