Vittoria: un milione a Roma!

  
Alla testa del corteo, tra gli altri: Marrazzo, Guerritore, Mancuso, D'Arragon, Ballarin, Praitano

Alla testa del corteo, tra gli altri: Marrazzo, Guerritore, Mancuso, D'Arragon, Ballarin, Praitano

Che gioia e che privilegio poter vedere dal pullman a due piani trasformato in palco Piazza San Giovanni il fiume del popolo lgbt innondare Piazza San Giovanni, riprendersi la laicità della politica, fare diga rispetto alla trabordante arroganza del clericalismo reazionario.

Brave e Bravi!!! Grazie allo sforzo titanico di Arcigay, Mario Meili, Arcilesbica, Facciamo Breccia, Agedo, Famiglie Arcobaleno e tutte le associazioni grandi e piccole del movimento lgbt.

Alcune novità sono state evidenti a tutti: senza rinunciare ai carri, alle allegre provocazioni, ai tanti colori, questo popolo ha saputo far passare un messaggio chiaro, di cui persino i mass media più lontanti hanno dovuto dare conto.

Da oggi siamo più forti, più unitari, più capaci di parlare al Paese. E questo è stato possibile anche grazie ad una enorme partecipazione evidente del popolo lgbt, tra cui sostanziosamente quello che frequenta i locali Arcigay, che troppo frettolosamente e aristocraticamente ogni tanto qualcuno, anche dentro il movimento, liquida come lontano.

No, questa volta tutto il nostro popolo 'era e questo vuol dire che abbiamo saputo parlare con chiarezza con lo slogan Parità, dignità e laicità! E la politica è stata travolta da questo popolo, prima ha pensato che poteva stare a lato, venire ma non impegnarsi, poi quando si è trovata davanti al mare di gente si è sentita intimorita, ora sembra attonita, forse incredula che un movimento senza i potenti mezzi delle grandi organizzazioni della sinistra politica e sociale, senza i soldi della gerarchia cattolica, è riuscito a portare in piazza un sacco di gente!

Bene, era quello che volevamo dire: ascoltate 'è un popolo, non solo lgbt, che è stanco delle vostre ritrosie, balletti, omissioni! Grazie anche al'Arci, alla Cgil, ai Centri Sociali, e a tutte le persone che ci hanno dato una mano.

Ora inizia una nuova fase politica, che dovremo saper gestire con saggezza ed attenzione. Buon post Pride!

Aurelio Mancuso


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