NICOLAS GENTILE
21 ANNI
SIRACUSA
L’ITALIA CHE VORREI
Vorrei un’Italia che la smettesse di essere uno stivale vecchio e piantato al suolo, ma diventasse una calzatura giovane e pronta a prendere il volo. Un bello stivale alla moda, che con passo elegante ma sicuro conducesse l’Europa verso il futuro. Uno stivale proteso verso il nostro mare, che dice, a chi una scarpa non ce l’ha: ”Si! Mi puoi calzare”.
Basta con queste scarpacce da militare che calpestano la terra; con un tacco a spillo non si può far la guerra.
E per concludere, vorrei uno stivale arcobaleno, rosso, giallo, viola, verde, e non più solo bianco o nero.
L’ARCIGAY CHE VORREI
La vorrei giovane. Perché credo che i giovani siano forieri di buoni ideali. Perché penso siano capaci di credere, molto più dei grandi, ciecamente nei sogni, e a volte ciecamente vadano alla ricerca di una loro concretizzazione. Al tempo stesso vorrei un’associazione materna, e quindi declinata anche al femminile; che si faccia carico di educare la nazione al rispetto per le diversità, che sia in grado di interfacciarsi con le alte sfere, che non abbia timore, se necessario, di alzare la voce. Un’associazione che sappia essere una valida piattaforma culturale, e a chi ci chiama culattoni e froci risponda: “Noi siamo Michelangelo, Leonardo, Marguerite Yourcenar, Cesare, Kavafis e Saffo”.
IL COMPAGNO CHE VORREI
Beh, va bene tutto! Purché… Va bene anche basso, purché di alti propositi. Va bene anche scuro, purché di chiari sentimenti. Va bene anche gracile, purché di robusti principi.