Accordo tra Arcigay di Grosseto e Provincia per mettere a punto una nuova rete di accoglienza e servizi rivolti ad un pubblico Glbt. Entro poco tempo la Maremma potrebbe diventare uno dei territori più
attrattivi per i flussi del turismo gay nazionale e internazionale. Magari facendo concorrenza alla zona del viareggino, che ha oramai un marchio consolidato con «Friendly Versilia». In provincia di Grosseto, infatti, sono già quattro le strutture ricettive gay friendly a tre e quattro stelle, che si fanno pubblicità sul portale Glbt www.travelforgay.com, con una capacità ricettiva di 85 fra camere, suite e appartamenti.
Potrebbe essere la conseguenza della provocazione del Circolo Arcigay Leonardo da Vinci di Grosseto, che nei giorni scorsi aveva lanciato l’idea di fare di Principina a Mare una località gay-friendly. Proposta che aveva scatenato le reazioni indignate della politica locale, con una consonanza di toni imbarazzante tra centrodestra e centrosinistra.
La Provincia di Grosseto ha invece deciso di capire di cosa si trattasse, invitando una delegazione di Arcigay Toscana ad un incontro con la giunta Scheggi. È emerso che Arcigay voleva solo verificare la possibilità di costituire una rete provinciale di strutture ricettive, di ristorazione e d’intrattenimento aderenti al disciplinare gay-friendly. Ne è nato un impegno comune Provincia-Arcigay ad organizzare entro Natale un laboratorio con operatori turistici ed agenzie di viaggio nazionali ed internazionali specializzati nell’incoming di persone Glbt.
«Finalmente – dichiara Davide Buzzetti, presidente di Arcigay Grosseto – siamo stati presi in considerazione almeno da una istituzione locale, a dispetto della piega che la questione aveva assunto sui giornali nei giorni scorsi, con reazioni a caldo tutt’altro che promettenti. In realtà la nostra proposta consisteva nel dare piena disponibilità a tutti quegli operatori turistici locali interessati a promuovere anche sul nostro territorio, un turismo rispettoso verso tutte le persone, indipendentemente dal'orientamento sessuale. L’esempio di Torre del Lago non è altro che questo: un consorzio di aziende che dichiarano di trattare le persone Glbt al pari delle altre, senza discriminazioni. Non vogliamo creare dei ghetti, ma dare un segnale di civiltà e apertura».
Considerata le caratteristiche dell’offerta turistica maremmana, il turismo Glbt potrebbe in breve diventare una nicchia di tutto rispetto. Intanto, l’hotel Arenella di Giglio Porto, il Park Hotel La Fenice di Massa Marittima, l’agriturismo Cerrosughero di Scarlino e l’Antico Casale di Scansano hanno precorso i tempi, pubblicizzandosi su www.travelforgay.com.
«Il nostro punto di forza – spiega Marta Pellegrini, assistant manager dell’Antico Casale di Scansano – è l’ospitalità. Tutte le persone sono clienti e devono essere accolti allo stesso modo, perché non ci sono motivi etici per fare diversamente. Sotto il profilo imprenditoriale, inoltre, sarebbe stato miope non tenere in considerazione un target con un’elevata capacità di spesa, e quindi abbiamo deciso di rivolgersi ad un portale internet specializzato».