Oggi a Milano un ‘branco’ di minorenni ha compiuto un nuovo gesto di violenza nei confronti di un giovane "ritenuto" gay e di un altro giovane ‘diverso’ che cercava di difenderlo.
Luogo della vicenda un oratorio ‘Orpas’ della parrocchia Sant’Angela Merici a Milano.
L’episodio di bullismo conferma ciò che sosteniamo da tempo: sono urgenti politiche di intervento sociale e culturale per combattere ogni forma di violenza nei confronti di ragazzi perpetrata da altri ragazzi. Quello che sconcerta, oltre il ripetersi degli episodi in tutta Italia, è la presenza costante di insulti e di provocazioni contro ragazzi "accusati" di essere omosessuali.
Questo avviene perché il clima d’odio, alimentato dalle gerarchie cattoliche e dalle destre italiane, favorisce l’emulazione di atteggiamenti razzisti e omofobi.
Oltre a non aver approvato alcuna norma di condanna di questi atti, la classe politica italiana si rende ogni giorno responsabile di essere cattiva maestra dei giovani.
Non stupisce infine l’atteggiamento dei preti dell’Oratorio che, come accade agli insegnanti delle scuole medie e superiori, non danno il giusto peso a questi atti violenti valutandoli come semplici bravate.
Bisognerebbe strutturare in tutte le scuole del paese corsi di formazione sul bullismo e di educazione alle differenze. Questo sarebbe utile alla chiesa italiana, che potrebbe usare una piccola parte dell’ingente introito dell’8 per mille incassato grazie ad un meccanismo truffaldino, per istruire meglio i suoi preti a contatto con le giovani generazioni.
Aurelio Mancuso – presidente nazionale Arcigay
Paolo Ferigo – presidente comitato Arcigay CIG Milano