La vicenda di Lugagnano ci addolora e ci lascia sgomenti. Tuttavia, se le prime ricostruzioni sullo sfondo omoerotico considerato plausibile e credibile dagli inquirenti saranno confermate, emerge che questo delitto improvviso e irrazionale matura in un contesto di responsabilità diffuse che non possono essere eluse confacili etichettature e capri espiatori.
La figura del pensionato con i suoi indicibili approcci omoerotici, ben lungi dall’essere cosa rara, risponde tragicamente alle aspettative “di normalità” di questa società. Finché sarà considerato più dignitoso e “di valore”, nel costume e nella legge, costruire una vita e una famiglia eterosessuale anziché una vita e una famiglia omosessuale, questa società sarà destinata a produrre ombre e a replicare le tragedie che aborrisce: ci saranno sempre nell’ombra un padre, un marito, un figlio, un collega, un insegnante, un sacerdote, a cui improvvisamente crolla il mondo e la verità addosso trascinando con sé comunità incredule e anche, com’è il caso di questa tragedia, i propri cari di una vita.
Vien da dire, a proposito di questa società sgomenta e incredula, che chi è causa del suo mal pianga se stesso. In quanto alla figura del giovane assassino, non un clandestino ma un incensurato ragazzino lavoratore, la sua reazione è stata orribile e ingiustificabile e dovrà essere punita secondo la legge. Ma ancora una volta ci troviamo sulla scena di un dramma sociale dove alle aspettative, allo spaesamento e all’orgoglio di migranti in cerca di fortuna, per quanto piccola, transitoria e dolorosa essa possa essere, si mescolano nell’ombra insopportabili asimmetrie di potere che in un caso come questo, quando vengono toccate anche le corde dell’intimità e dell’onore maschile eterosessuale spesso ferocemente omofobo e violento, si trasformano in tragedia incontenibile e irrefrenabile. Una società più giusta, meno ipocrita e più sincera, meno incline a nascondere sotto il tappeto le questioni più scandalose e indicibili della vita sociale e sessuale, saprebbe difendersi anche da queste tragedie. Ma non è purtroppo questa la società.
Arcigay “Pianeta Urano” Verona
Arcilesbica “Juliette e Juliette” Verona