La Carfagna ad un passo dalle dimissioni?

  

A 24 ore dalla convocazione del Consiglio dei Ministri a Napoli, il ministro delle Pari Opportunità Mara Carfagna è ad un passo delle dimissioni?

Ieri sosteneva che non esistono discriminazioni e oggi dice che le discriminazioni esistono. In Europa per molto meno i ministri si dimettono e si scusano per la comparsata, ma in Italia vige le ferrea legge berlusconiana della smentita. Regola che prevede che chiunque può dichiarare quello che vuole tanto il giorno dopo ci si auto-rettifica. Dobbiamo dire in tutta coscienza che ci fa piacere che ciò accada, vista la portata del ravvedimento, ma qui i casi sono due: o ha fatto una full immersion delle questioni lgbt durante la notte oppure la bella addormentata si è parzialmente svegliata.

Forse, studiando tutta la notte, non ha avuto il tempo di ripetere a voce alta le materie cui si è applicata perché non sta né in cielo né in terra che il ministro proponga mille leggi diverse per risolvere mille problemi piuttosto che una sola legge quadro che riconosca ai gay e alle lesbiche di essere una famiglia e di avere, per questo, un valore sociale garantito e riconosciuto. Se cosi davvero fosse la Carfagna dovrebbe vedersela con il collega di governo Calderoli che si prefigge, invece, di fare la semplificazione legislativa.

Consigliamo al ministro di leggersi, non tutta, ma almeno un po’ di letteratura giuridica in materia di diritto privatistico e di diritto pubblicistico. Scoprirà così che solamente quest’ultimo (ovvero nei confronti della Pubblica Amministrazione) può garantire diritti e tutele certe; nel primo caso invece si tratta dei famosi ed inutili contratti notarili, che servono solamente per regolare i rapporti interni alla coppia.

Ma non si preoccupi, onorevole Mara Carfagna, sono decenni che spieghiamo questi semplici concetti alla classe politica italiana, siamo contenti di averla tra le tante matricole che abbiamo tentato di informare.

In ultimo, nel caso se lo fosse perso, oggi il Parlamento Europeo ha approvato un Rapporto contro le discriminazioni e le pari opportunità, contenente la richiesta alla Commissione Europea di presentare al più presto una Direttiva su tutte le discriminazioni, quindi, anche quelle per orientamento sessuale ed identità di genere.

Che fatica in Italia fare il ministro in un governo di destra dove in Europa la destra conservatrice è a favore dei diritti delle persone omosessuali!

Aurelio Mancuso
presidente nazionale Arcigay

I COMUNICATI ARCIGAY
DEL 17 E DEL 19 MAGGIO 2008
SUL MINISTRO CARFAGNA


  •