Omofobia, due anni di omicidi e violenze gravi

  

In questi giorni, in occasione della Giornata Mondiale contro l’Omofobia, si stanno svolgendo iniziative in tutta Italia che culmineranno domani, 17 maggio, con cortei e manifestazioni organizzate da Torino a Verona, da Bologna a Napoli, da Cosenza a Siracusa.

Più volte abbiamo sentito nelle aule parlamentari affermazioni che tendono a contestare l’omofobia dilagante nel nostro Paese e da ultima, Paola Concia deputata del PD, bene ha fatto, in occasione del dibattito sulla fiducia al governo Berlusconi, a ricordare il ritardo con cui le istituzioni affrontano un dramma sempre più diffuso.

Come Arcigay siamo in prima fila per contrastare, attraverso l’uso dei soli strumenti dell’informazione, della conoscenza e del coinvolgimento questa terribile patologia che, come emerge dai numerosi casi segnalati alle nostre linee telefoniche di aiuto sparse sul territorio, è in grande espansione. Centinaia sono i gay, lesbiche, transgender che raccontano di abusi, di discriminazioni, di aggressioni e di violenze che, nella maggioranza dei casi, non vengono denunciati alla forze dell’ordine per paura o sfiducia. Tutto questo spinge migliaia di persone lgbt a vivere in clandestinità con la preoccupazione di doversi sempre più nascondere dalla famiglia, dalla scuola o dal lavoro.

I giornali hanno segnalato, negli ultimi due anni, ben 14 omicidi ai danni di persone lgbt, decine sono stati gli episodi emersi di grave violenza sessuale, fisica o psicologica. Nella scuola, dove non esiste alcuna politica seria contro il bullismo, si moltiplicano le angherie contro adolescenti omosessuali o presunti tali. Le città sono diventate insicure per colpa delle continue aggressioni di singoli e gruppi che solitamente fanno riferimento ad ideologie naziste e fasciste.

Quindi domani, Giornata Mondiale contro l’Omofobia, è l’occasione giusta affinché la politica dia un segnale preciso, assumendo questa piaga sociale come una delle priorità da affrontare, attraverso l’estensione dei reati previsti dalla Legge Mancino anche per orientamento sessuale e identità di genere. A cui è necessario faccia seguito anche la predisposizione di strumenti didattici nella scuola avviando una reale campagna culturale contro ogni tipo di razzismo, xenofobia e omofobia.

Aurelio Mancuso, presidente nazionale Arcigay

Il dossier Arcigay sull’OMOFOBIA in Italia 2006-2008


Le iniziative Arcigay in Italia
per la Giornata Internazionale Contro l’Omofobia 2008

 


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