L’escalation di violenza ai danni delle persone gay, lesbiche e transgender sembra non avere fine. Ieri sera, l’utilizzo di bombe carta nella Gay Street a Roma ha segnato un ulteriore aggravarsi della strategia dell’aggressione, con l’utilizzo di mezzi atti a ferire gravemente le persone che in quel momento frequentavano i locali all’aperto di uno dei maggiori luoghi di ritrovo della comunità omosessuale romana.
Quello del 1 settembre è solo l’ultimo di una serie di episodi che vanno dagli insulti all’aggressione fisica all’intimidazione che da settimane si susseguono in tutto il paese.
L’assenza di norme che tutelino le persone e le coppie omosessuali e transgender porta frange violente, di stampo fascista e neo-nazista o semplicemente delinquenziali, a pensare che possono agire indisturbate. Da questa realtà nasce la violenza nei nostri confronti, perché se lo Stato continua a relegarci al ruolo di fantasmi sociali la violenza prende il sopravvento e si sente coperta politicamente e moralmente.
Noi vogliamo sperare che ciò che è successo a Roma, a Napoli e in altre parti d’Italia non si ripeta anche a Ferrara.
Nella nostra città non siamo a conoscenza di episodi violenti di stampo omofobico, grazie anche al diffuso senso civico e democratico che tradizionalmente fa parte del DNA di Ferrara.
Non per questo però possiamo permetterci di abbassare la guardia.
Per questo invitiamo tutti i ragazzi e le ragazze, gli uomini e le donne gay, lesbiche e transgender a denunciare senza esitazione eventuali aggressioni dovute al proprio orientamento sessuale o identità di genere.
E facciamo appello a tutte le persone, le associazioni, i sindacati, le forze politiche, a tutte le espressioni vive della società affinché siano al nostro fianco nel respingere l’odio e la violenza, le discriminazioni e l’esclusione, per affermare una società giusta, solidale, inclusiva.
Abbiamo fatto richiesta formale di incontro al nuovo prefetto di Ferrara, allo scopo di esporre le nostre preoccupazioni e chiedere di far conoscere al Governo le nostre richieste, prima fra tutte l’estensione della legge Mancino anche ai reati d’odio per orientamento sessuale e identità di genere.
Nell’attesa che anche il nostro paese finalmente affronti il tema della difesa della nostra incolumità in maniera seria e non ideologica, teniamo a ribadire che attentati e aggressioni non ci intimidiscono, che non abbiamo paura e reagiremo a testa alta, colpo su colpo a qualsiasi tentativo di ridurci al silenzio e a riportarci nell’ombra come succedeva decenni fa.
Flavio Romani – Cristina Zanella, Presidenti CIRCOMASSIMO
Arcigay e Arcilesbica – Ferrara
Patrizia Malacarne – Presidente AGEDO Associazione Genitori e Amici di Omosessuali – Ferrara