PADOVA — Infastidito dalle effusioni amorose tra due ragazze, un gruppo di magrebini l’altra sera in zona Portello a Padova ha usato le maniere forti: ne ha scaraventata una a terra e ricoperta di improperi.
Tutto perché aveva palesato il più naturale dei senti menti, l’amore, nei confronti di una sua coetanea. Un amore insano agli occhi di chi viene da un paese di stretta osservanza musulmana, dove l’omosessualità ma schile è diffusa anche se è un tabù di cui non parlare mai e quella femminile qua si un crimine. Che può costa re anche il linciaggio: «Al nostro paese queste cose vengono punite con la lapidazione », ha sibilato uno dei tre nordafricani in faccia alla ragazza lesbica dopo averla spinta a terra. Poi il giovane magrebino, evidentemente alticcio a giudicare dall’alito, ha riferito la giovane aggredita, se ne è andato via, sputando a terra in segno di disprezzo.
Il brutto episodio di intol leranza è successo l’altra not te in quartiere Portello. In un bar noto per essere «gay friendly», una ragazza di origini brasiliane stava ballan do in compagnia della fidan zata. Tra un ballo e l’altro, un po’ per sfida nei confronti della compagna dello stesso sesso ed un po’ perché for se aveva bevuto uno spritz di troppo, la giovane si è in trattenuta in ammiccamenti sempre più espliciti con un’altra giovane del gruppo. La cosa non è andata giù alla fidanzata ufficiale che è andata su tutte le furie trasci nando fuori dal locale l’inna morata per chiarire il suo comportamento.
Ma più del la baruffa tra compagne a scaldare gli animi è stato l’in tervento non richiesto di un gruppo di magrebini che ave va assistito alla scena. Spintoni ed insulti hanno convinto una terza donna che ha assistito alla scena a chiamare la polizia. La volante, arrivata sul posto, ha raccolto la denuncia della giovane offesa e gettata a terra. La ragazza, una dicianno venne di origini sudamerica ne, ha raccontato quanto suc cesso tra le lacrime di rabbia per una serata che doveva es sere di divertimento ed è fi nita a verbale di polizia per colpa un gruppo di nordafri cani. Magari gli stessi che, a torto o a ragione, sono pron ti a muovere accuse di razzi smo alle forze dell’ordine e agli italiani in generale.