Cosa rispondere al diniego per il finanziamento di uno spettacolo-forum del Teatro dell’Oppresso LGBT portato dal gruppo teatrale veronese (con un trentino nel gruppo) «Il Dado» alla Circoscrizione S.Giuseppe-S.Chiara? Forse che uno spettacolo-forum simile l’avevamo organizzato e proposto alla Sala della Circoscrizione a novembre e che un secondo a maggio è troppo?
Spettacolo che aveva avuto un grande successo, 150 persone intervenute, di tutta la città, e anche alcune del vicino Veneto, talmente interessante e coinvolgente che ci era stato chiesto di proporne presto un altro. Allora chi decide la quantità (e la qualità e la loro urgenza e l’importanza?) degli eventi possibili finanziabili?
Forse che l’Arcigay del Trentino non è solo di Piedicastello ma ha iscritti e rappresenta persone omosessuali e omoaffettive di tutta la città e di tutta la provincia? Forse che si pensa che tra gli abitanti della Circoscrizione non ci siano persone omosessuali, lesbiche e transessuali, non paghino i contributi come tutti gli altri, non siano cittadini uguali, di serie A e non di serie B o C o altri?
Forse è questo la «non particolare attinenza» con la circoscrizione? Forse che se avessimo avuto la sede ancora in via Veneto, come era fino a quattro anni fa, ci avreste dato il finanziamento? A chi «tuona» rispondiamo che noi facciamo parte della città che è sempre stata aperta e disponibile al dialogo e al confronto e che non si rinchiude nel proprio «particulare», nel proprio quartiere (e poi nella strada, nella via, nel condominio, fino a dove si arriva?). E che lo spettacolo-forum proposto fa bene (è un teatro civile e di testimonianza) ed è aperto a tutti/e i/le cittadini/e trentini/e e no! Ci viene il dubbio che il diniego sia una forma della paura delle differenze e sottintenda un atteggiamento discriminatorio e possibilmente omofobico, ma vorremmo essere smentiti.
Ringraziamo la consigliera Gretter e la presidente del consiglio Maistri per le loro parole di sostegno e le loro azioni messe in atto. Vorremmo concludere invitando tutti i cittadini a vedere con i loro occhi e sentire con le proprie orecchie cosa c’è di «incompatibile» nello spettacolo del 27 maggio e ricordando e parafrasando un antico e saggio proverbio, simile nelle varie versioni in giro per il mondo, sia in quello occidentale che in quello orientale: la mamma di tutti i gattini ciechi è sempre incinta….
Stefano Cò Presidente Arcigay del Trentino