Il 2015 sarà un anno cruciale per Milano. L’Expo? No, l’esposizione mondiale rischia di fare da contorno. Il grande evento cui la giunta Pisapia vuole metter mano è l’Euro pride. “Organizzarlo a Milano sarebbe un’ottima idea”, si lascia sfuggire l’assessore alle Politiche sociali del Comune, Pierfrancesco Majorino. E che il clima sotto la Madonnina sia sempre più gay friendly lo si è notato anche sabato pomeriggio, quando alla sfilata del Gay pride cittadino hanno partecipato tanti esponenti della nuova maggioranza di centrosinistra. Non c’era il neosindaco (che ha tirato il bidone dopo aver annunciato l’evento) , ma Majorino ne ha fatto le veci: “Non sta all’amministrazione comunale organizzare il pride. Dopodichè ospitarlo nel 2015, l’anno dell’Expo, sarebbe un’ottima occasione. Il 2015 sarà un anno di apertura di Milano al mondo e dovrà essere attraversato da tantissimi eventi. Mi stupirei non avvenisse qualcosa rispetto al pride”. La proposta di ospitalità, in effetti, arriva dal presidente nazionale di Arcigay Paolo Patanè che era in piazza a Milano dove, secondo gli organizzatori, sono intervenute circa 60 mila persone. “Proveremo a lanciare l’idea – ha detto Patanè -. Fare dell’Expo un’esposizione di visibilità anche per l’Italia che urla il desiderio di Europa è un’idea vincente”. Grande eco ha avuto la notizia arrivata da New York, sesto stato Usa a dire sì ai matrimoni tra omosessuali. Il presidente dell’Arcigay ha parlato di una “narcosi della nostra politica mentre nel mondo succede di tutto”.
26/06/2011