Ferrara. Un piano d’azione contro l’omofobia

  

di GIUSEPPE MALASPINA

UN PIANO di azione per combattere le discriminazioni sull’orientamento sessuale. Istituzioni, mondo associazionistico e sindacati fanno fronte comune contro l’omofobia e la transfobia. Ieri, in Castello, è stato firmato un protocollo d’intesa dalla Provincia di Ferrara, Arcigay-Arcilesbica Associazione Circomassimo’, Agedo-Associazione genitori di omosessuali, Famiglie Arcobaleno, Cgil-Area nuovi diritti e Uil, per la definizione di azioni e strategie d’intervento sulla materia. L’iniziativa, per adesso priva della sottoscrizione della Cisl nonostante l’invito, è finalizzata a realizzare un osservatorio provinciale in grado di monitorare il fenomeno della omofobia attraverso indagini e raccolte dati, oltre a portare avanti campagne di sensibilizzazione nelle scuole, nei mezzi di comunicazione e in tutti i luoghi di lavoro. «Un percorso spiega Marcella Zappaterra, presidente della Provincia che speriamo dia i suoi frutti sul territorio, nonostante l’arretratezza culturale di chi in Parlamento non ha votato la legge sull’omofobia». A LIVELLO nazionale, la casistica di episodi di violenza ai danni di omosessuali e transessuali è segnalata tramite i report presenti sul sito internet www.arcigay.it «Gli insulti, le minacce e le aggressioni raccontate sottolinea Ilaria Trivellato, di Famiglie Arcobaleno di Ferrara testimoniano quanto alle parole omofobe dei governanti seguano azioni violente che hanno un effetto sull’intera comunità». Un effetto che può ripercuotersi nei primi luoghi di aggregazione dei ragazzi come le scuole. «Il fenomeno del bullismo omofobico continua Flavio Romani, presidente dell’Arcigay di Ferrara non deve essere sottovalutato dagli educatori. Un’insegnante in un’occasione ci raccontò di come non fosse preparata a fronteggiare una situazione di bullismo omofobico a cui aveva assistito». «RIMUOVERE l’omofobia aggiunge Patrizia Malacarne, referente Agedo di Ferrara è un compito che la nostra associazione si pone facendo ricorso a diversi progetti nazionali. Ultimamente abbiamo realizzato il documentario Nessuno uguale’, rivolto alle scuole, e il film Due volte genitori’, dedicato alle famiglie». Anche i luoghi di lavoro possono rappresentare un pericoloso serbatoio di comportamenti omofobi. Un recente report dell’Arcigay nazionale afferma come il 50% degli omosessuali nasconda, a lavoro, il proprio orientamento per evitare di subire discriminazioni. A questo proposito, per arginare l’insidiosa commistione fra mobbing e omofobia, hanno dato la propria adesione al protocollo, Sandro Arnofi, della Cgil, e Massimo Zanirato, della Uil di Ferrara.


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