Arcigay Salamandra La lotta all’Aids passa per la musica

  

Sabato sera è andato in scena il secondo appuntamento di una “tre-giorni” sulla lotta all’Aids all’Arci Virgilio di Mantova che ha scelto di prolungare la campagna di informazione sul tema- protagonista del 1 Dicembre. Dopo un venerdì di musica anni ’70-’80, il “Red ribbon party” ha ripreso vita con il drag-show delle “Salamandra’s sisters”, direttamente dal circolo Arcigay-La Salamandra ospite della serata. Serata che, grazie alle circa duecento persone che hanno partecipato, ha contribuito all’attività dell’Abeo di Mantova con seicento euro. Alla cerimonia di consegna di un maxi assegno simbolico hanno partecipato Vanni Corghi, presidente dell’Abeo; Elena Magri, assessore provinciale alle Politiche sociali; Davide Provenzano, presidente dell’Arcigay La Salamandra Mantova e Simone Speringo del Rugby Mantova (in qualità di testimonial). Scopo dell’evento era dunque suscitare interesse sulla malattia in modo semplice ma efficace. Il “Red ribbon”, il fiocco rosso universalmente riconosciuto simbolo della lotta all’Aids, era ben visibile sia sulla locandina pubblicitaria delle serate sia nell’allestimento predisposto all’interno della sede di palazzo del Mago dove nastri rossi risaltavano in contrasto con il colore chiaro delle pareti. Altri elementi che colpivano erano i giochi di luce in un alternarsi di poìs e linee rosse, verdi e blu. Sul muro di fianco all’ingresso venivano inoltre proiettate immagini suggestive, un mix di filmati, pubblicità progresso e cartoni animati che rappresentavano le due facce dell’atto sessuale come momento di gioia che tuttavia può avere risvolti tragici se non c’è la giusta consapevolezza. La serata si è svolta poi in modo dinamico con un inizio all’insegna della musica anni Settanta-Ottanta interrotta a mezzanotte circa dalla prima di una serie di brevi performance delle Salamandra’s che hanno tratto ispirazione da “mine vaganti” , ballando a ritmo di musica ed in tenuta da spiaggia a breve distanza da un pubblico entusiasta e parte integrante dello spettacolo che aveva anche un intento comico. Accanto allo spettacolo, giovani in camice da medico si mescolavano al pubblico con lo scopo di informare sull’Aids e sulle misure di prevenzione, il tutto in chiave ludica ovviamente. Miriam Cobellini


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