Palermo. Un finto matrimonio gay davanti all´Ars

  

di CARMELO CARUSO
Inscenando un matrimonio omosessuale farsa, ieri pomeriggio i militanti di Giovane Italia, movimento giovanile del Pdl, hanno contestato davanti a Palazzo dei Normanni il disegno di legge sulle unioni civili presentato da Pino Apprendi (Pd) e Alessandro Aricò (Fli). La discussione del testo, in programma ieri in aula, è saltata. Ai giovani pidiellini si sono unite associazioni laiche e cattoliche, oltre al prete di Carini don Luigi Gattuso, ai deputati Salvino Caputo del Pdl («sono pronto a presentare più di mille emendamenti»), Salvo Pogliese (Pdl), Toto Cordaro (Pid), Livio Marrocco (Fli), fino a Raoul Russo, assessore comunale a Palermo. «Sarebbe una chiara discriminazione nei confronti della famiglia – dice Mauro La Mantia, presidente regionale di Giovane Italia – vogliono dare diritti a qualcuno e toglierne ad altri». La protesta non è piaciuta all´Arcigay di Palermo: «Anziché lavorare, la politica preferisce inscenare un siparietto contro un disegno di legge che sicuramente manifesta attenzione nei nostri confronti, ma che non avrebbe alcun effetto sulla nostra vita».


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