Arcigay Milano. Unioni civili, superiamo gli steccati. Invito alle associazioni cattoliche.

  

Quando si parla di omosessualità in questo Paese subito si fa riferimento a “temi sensibili” e si manifesta la pretesa, da parte di alcuni che fanno riferimento ad una certa area culturale, di una priorità di pensiero e considerazione.

Tale pretesa non è più sostenibile: il giudizio morale preventivo suona come un disturbo alle politiche pubbliche, che devono riguardare un discorso di etica pubblica e non di morale.

E’ veramente antistorico questo voler persistere in un atteggiamento di rifiuto e di condanna delle persone omosessuali e elle loro relazioni in nome di una morale che non può riesce a tener conto della complessità della questione, dell’evoluzione del diritto in tutta Europa, dell’apporto delle scienze antropologiche, e soprattutto, per quelli che fanno riferimento ad una confessione religiosa, dell’esegesi dei testi sacri che dovrebbero essere all’origine di quelle condanne.

Tutti i Consiglieri comunali si ricordino che, prima del giudizio, agiscono nella mente umana i pregiudizi che alimentano gli atteggiamenti e, spesso, ci guidano anche involontariamente.

Alcuni che ricordano il pensiero di don Milani si rammentino anche quel che diceva: “io amo i poveri con pregiudizio e non voglio sentir discorsi.”

Ecco, ci sono pregiudizi che illuminano la nostra continua necessità di cercare le azioni che portano al benessere e al progresso e diffondono intorno esperienze di liberazione.

Ma ci sono anche pregiudizi che ci spingono continuamente nell’oscurità e che bloccano l’uomo, generando colpevoli e vittime.

Le persone omosessuali sono colpiti da questo genere di pregiudizi. Un primo passo per smontare tale arroccamento sarebbe, per chi fa discorsi di parte, di riconoscere con onestà di non detenere gli strumenti e le verità valide per tutti e capaci di generare politiche utili per la collettività.

Io, noi di Arcigay siamo per l’incontro e il confronto tra culture, il rispetto e l’accoglienza delle differenze.

Chi è libero dai pregiudizi si faccia avanti.

Invito l’associazionismo milanese di area cattolica per un confronto e incontro, non più negli argini dei nostri territori: laici con laici, cattolici con cattolici, ma insieme, perché Milano è tanto religiosa quanto secolarizzata. È territorio libero e città di tutti e dovrebbe essere trampolino di lancio per politiche liberate dai pregiudizi.

Marco Mori
Presidente
CIG Arcigay Milano


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