L’omaggio di Roma alle vittime dell’Olocausto

  

È così che il filo rosso della Storia lega l’omaggio di Roma alle vittime dell’Olocausto. Sono trascorsi 67 anni dalla scoperta degli orrori dei campi di sterminio e, oggi Giorno della Memoria, le iniziative si moltiplicano in tutta la città. I primi protagonisti sono gli studenti degli istituti capitolini di ogni ordine e grado. A partire dai ragazzi del liceo artistico De Chirico, scuola di Cinecittà, che hanno organizzato una giornata di incontri e una performance urbana. Oltre 2.500 gli alunni coinvolti nei progetti, già avviati nei giorni scorsi dal Campidoglio. Oggi l’appuntamento più importante: alle 9, «nella Sala della Protomoteca in Campidoglio spiega l’assessore alle Politiche scolastiche e della Famiglia, Gianluigi De Palo 300 alunni delle superiori insieme ai loro docenti, assisteranno al recital “Anche queste due mani vengono con me”, basato sulla vita dell’artista viennese Figenstein, internato nel campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia, a Cosenza». Nella sala Alessandrina del Complesso di Sant’Ivo alla Sapienza, alle 11, l’Archivio di Stato propone una riflessione sui tragici avvenimenti successivi alle leggi razziali del 1938; intervengono Rossana Rummo, Eugenio Lo Sardo, Paolo Masini, storici e testimoni diretti come Claudio Procaccia e Fausto Zevi con il coordinamento di Augusto Pompeo e Manola Ida Venzo. Gli attori Veronica Visentin e Daniele Natali, del Teatro Valle, leggono brani da documenti originali. Alla Casa di Goethe, in via del Corso 18 (alle 18.30) prende il via la lettura de «L’Essenziale», seguita dall’incontro con l’autrice Iris Haniha: «Auschwitz scrive Haniha vive in ogni poesia, ogni filo d’erba, ogni fiore di pesco. Auschwitz vive in ogni poesia e anche nell’animo di ogni tedesco». Il Giorno della Memoria è dedicato a tutte le vittime delle persecuzioni naziste: ecco allora la mostra «Omocausto» che ricorda gli omosessuali morti nei campi di concentramento, ospitata nella sede dell’ufficio demografico dell’XI Municipio via Benedetto Croce 50 (dalle 8.30, fino al 3 febbraio) ; l’esposizione è curata da Gay Center, Arcigay Roma, Arcilesbica Roma con l’adesione della Comunità Ebraica e dell’Ucei. «Negli ultimi anni – sottolinea, in una lettera, il presidente della Comunità ebraica di Roma, Riccardo Pacifici – abbiamo assistito ad episodi xenofobi ed omofobi che ci hanno visto insieme in una fiaccolata di solidarietà». Sempre oggi, è in uscita il cd con l’autore Marco Baliani (foto) che legge Il Giardino dei Finzi Contini. Alle 20, il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli e il Roma Rainbow Choir presentano «Presente ricordo», dedicato alle vittime del Nazifascismo (Chiesa Anglicana All Saints, via del Babuino 153). E se l’Opera Nomadi ha commemorato ieri sera, con una fiaccolata, le vittime e, in particolare, il Porraymos dei Rom e Sinti, l’XI municipio organizza per domenica «Pedalando nella memoria, VIII Memorial Settimia Spizzichino»; partenza, alle 9, da via Fortifiocca per arrivare al Portico d’Ottavia. Fino al 9 marzo, infine, la Ermanno Tedeschi Gallery, in via del Portico d’Ottavia 7, ospita la mostra «I panni della memoria» con venti sculture firmate da Pierflavio Gallina. Simona De Santis


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