Reggio Emilia. «Questi due ragazzi hanno avuto molto coraggio»

  

ARCIGAY SODDISFATTO IL PRESIDENTE ASTROBELLO: «CI SONO COPPIE CHE PREFERISCONO VIVERE DA ESILIATI»
PRESIDENTE Fabio Astrobello di Arcigay
«QUEI DUE RAGAZZI hanno avuto coraggio. Non sempre, di fronte a queste discriminazioni, si decide di uscire allo scoperto e di avviare procedimenti giudiziari. Ci sono casi di coppie gay che hanno preferito trasferirsi all’estero e vivere da “esiliati” piuttosto che affrontare processi con relativi commenti e critiche». Fabio Astrobello, 28 anni, da circa 4 anni presidente provinciale di Arcigay, è soddisfatto della sentenza. «E’ un caso d’accademia, un esempio che dimostra l’arretratezza politica italiana aggiunge Astrobello davanti alla realtà. Facciamo parte dell’Unione europea e abbiamo degli obblighi. Chi ha diritti in uno dei Paesi dell’Unione, deve averli in tutti gli stati aderenti. Questo caso dimostra che un cittadino, per avendo diritti in un altro Paese, in Italia deve ricorrere alla magistratura. Si tratta invece di diritti acquisiti che devono valere anche in Italia. Stare in Europa non deve voler dire discriminare». E rilancia: «Se il compagno dell’italiano fosse stata una donna uruguaiana, avrebbero subito accordato il permesso di soggiorno. Essendo un uomo, pur se sposato da un’autorità riconosciuta, è arrivato il no. Questa è discriminazione. E la politica deve rispondere a questo tipo di istanze. Non si può più rimandare, altrimenti l’Unione europea e la magistratura italiana diranno, con tanto di sentenze, che l’Italia ha delle mancanze». L’Arcigay di Reggio conta circa duemila associati. Di questi, ce n’è un centinaio molto attivo nell’organizzazione di eventi, incontri e di iniziative varie. Antonio Lecci


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