Itis, in campo Arcigay: «Così non si educa»

  

di Michela Bono
Il pezzo sull´omosessualità è stato rifiutato dal preside perché corredato dalla foto di due giovani che si baciano

Solidarietà e indignazione. Sono i sentimenti espressi dal comitato provinciale dell´Arcigay di Brescia sul «caso Itis», che è stato svelato e raccontato nei giorni scorsi da «Bresciaoggi». Il fatto riguardava lo scontro tra lo studente Alessandro Pasini e il preside Pierluigi Guizzetti sulla mancata pubblicazione nel giornalino scolastico di un articolo che parla di amore omosessuale.
LA PIETRA DELLO scandalo è, o forse meglio sarebbe stata (dal momento che l´articolo non è mai stato pubblicato) un servizio di cronaca su alcune iniziative di San Valentino come «Everything is Love», appuntamento proposto da Coin in collaborazione con Agedo, e il video «Ti sposerò» che è stato oltretutto realizzato proprio da Arcigay utilizzando l´omonimo brano di Jovanotti con l´entusiastica adesione di Lorenzo Cherubini.
Tutto ciò è stato ritenuto dalla presidenza dell´istituto «dannoso per l´immagine della scuola», soprattutto per la volontà di accompagnare il servizio con un fotogramma del video stesso, nel quale sono ritratti due ragazzi che si baciano.
«Arcigay desidera esprimere solidarietà e vicinanza ad Alessandro Pasini, vittima di una triste pagina di censura a opera del dirigente scolastico del suo istituto – ha dichiarato in un comunicato stampa il presidente dell´associazione bresciana, Orlando Parrotta -. La tutela di ogni minoranza, la cultura del rispetto e la valorizzazione delle differenze dovrebbero essere un obiettivo educativo e pedagogico da perseguire con attenzione in ogni istituzione scolastica».
All´Arcigay stigmatizzano senza mezzi termini il comportamento del professor Guizzetti, ricordandogli che «tale atteggiamento di chiusura, che ci sorprende e indigna, denota un maschilismo poco consono al suo ruolo educativo, soprattutto nei confronti di una minoranza spesso oggetto di bullismo omofobico e di discriminazione verbale – denunciano i responsabili dell´associazione -. Il ruolo di un educatore dovrebbe invece essere quello di includere ogni differenza all´interno di un contesto sociale aperto e multiculturale, in grado di abbattere stereotipi e pregiudizi, soprattutto tra studenti e ragazzi in età scolare».
Da Arcigay è arriva anche una proposta concreta ai vertici dell´Itis «Castelli»:«Qualora il professor Guizzetti fosse interessato, come da lui dichiarato, ad approfondire “temi seri che non si possono trattare con leggerezza”, diamo la nostra completa disponibilità e mettiamo a disposizione la nostra competenza in materia per un incontro e un confronto con lui, i professori e gli studenti del suo istituto».
AD ALESSANDRO Pasini, intanto, come consolazione, restano almeno le tantissime manifestazioni di solidarietà arrivate dai compagni di scuola e dal presidente Parrotta: «A lui va il nostro ringraziamento per aver saputo difendere questo messaggio di libertà che, grazie anche alla maldestra censura del dirigente scolastico, cui consigliamo una maggiore sensibilità nella lettura della realtà, è arrivato ben oltre le mura dell´Itis Castelli e ben oltre i confini della nostra città».


  •