Ecco il Bologna Pride 2012

  

GAY: IL 14 APRILE PARTE IL PRIDE NAZIONALE. DON CIOTTI E CAMUSSO TRA GLI OSPITI. PIAZZA MAGGIORE PER IL CORTEO DEL 9 GIUGNO. “L’ORGOGLIO DI BOLOGNA PER UN FUTURO PIÙ EQUO”.

Bologna, 11 aprile 2012 – Sport, teatro, concerti, cinema, libri e un’agenda fitta di convegni e incontri in piazza. Dal 14 aprile al 9 giugno va in scena il Bologna Pride 2012, la manifestazione nazionale dell’orgoglio della comunità Lgbt (lesbica, gay, bisex e transessuale) che torna in città nel trentennale della nascita del suo gay lesbian center, il Cassero. E proprio dall’ex sede storica del cassero di Porta Saragozza, che ancor’oggi dà il nome dell’associazione, prenderà le mosse, il secondo sabato di giugno, il corteo conclusivo. Destinazione: piazza Maggiore.

“L’Italia in questa crisi soffre più di altri paesi perché è rimasta indietro nelle regole. Sia quelle economiche che condannano troppi giovani al precariato o alla disoccupazione senza tutele, sia quelle civili che fanno dell’Italia, insieme alla Grecia, il fanalino di coda dell’Europa nel riconoscimento dei diritti delle persone Lgbt” dice Emiliano Zaino, presidente del Comitato Bologna Pride 2012. “Spetta quindi all’Italia più avanzata e responsabile il compito di rimettere in marcia il paese verso un futuro costruito su regole diverse e più giuste. E Bologna, dove la recente inclusione delle famiglie gay e lesbiche nella consulta comunale ha anticipato le ultime sentenze dei tribunali, fa certamente parte di questa Italia. Ecco perché un nuovo Pride a Bologna! Per dare voce a chi crede che la via obbligata fuori dalla crisi passi per un futuro con meno privilegi e più eguaglianza per tutti”.

“Il tema della famiglia è ricorrente nell’attività scolastica dei bambini. Ma anche i nostri figli hanno bisogno di veder rappresentata la propria realtà familiare. Di rispecchiarsi nei libri e nelle favole. Ritrovare la propria esperienza in quello che leggono. Per questo chiederemo alle autorità scolastiche di accogliere materiale didattico e iniziative volte a presentare tutte le forme di famiglia” dice Ilaria Trivellato, dell’associazione Famiglie arcobaleno. Mentre Zaino annuncia per questa settimana la chiusura di un accordo con Confesercenti per promuovere il Pride e attrarre manifestanti da fuori Bologna.

L’inaugurazione del cartellone degli appuntamenti è affidato, questo sabato, a due iniziative. La mattina un convegno con don Luigi Ciotti tenterà un bilancio, a trent’anni esatti dall’entrata in vigore, della prima legge che ha consentito, in Italia, il cambio di sesso anagrafico delle persone transessuali. Insieme ad Enzo Cucco, in rappresentanza dei Radicali che proposero la legge in parlamento, ne discuteranno esperti scientifici e legislativi, insieme agli operatori del Mit (Movimento identità transessuale), unica associazione italiana a fornire, su delega dell’azienda sanitaria e degli enti locali, sostegno psicologico e legale a chi intraprende il percorso per il cambio di sesso (ore 9, via del Piombo 2, aula magna Santa Cristina).

Il pomeriggio prende invece il via, al centro di documentazione del Cassero (ore 16, via don Minzoni 18) un ciclo di incontri, “Volando sull’arcobaleno”, di letture per bambini dai 3 ai 6 anni con storie incentrate sulla diversità delle famiglie, delle persone, dell’identità maschile e femminile. Ogni appuntamento (gli altri il 28 aprile, 12 e 26 maggio) sarà seguito da laboratori creativi di “creta selvaggia”, spray painting e piantumazione con Nicoletta Portavia, insegnante di scuola dell’infanzia, e Manueal Fontana, ceramista ed educatrice. Tra la lettura e i laboratori: merenda per i bimbi e aperitivo per i grandi (partecipazione gratuita e iscrizione obbligatoria: tel 051 095 7214, [email protected]). Tra i libri usati non mancherà Piccolo Uovo, che illustra le famiglie arcobaleno con le illustrazioni di Altan ed è pubblicato dalla casa editrice Lo Stampatello, i cui volumi saranno presentati in un altro incontro lunedì 16, ore 18 al Cassero.

Nei giorni e nelle settimane successive ce ne sarà per tutti i palati. Dal festival internazionale di cinema transessuale “Divergenti” (4-6 maggio, cinema Lumière, v. Azzo Gardino 65), al tour in pullman per i centri della provincia (Castel Maggiore, Bentivoglio, Pianoro) con iniziative in piazza, video-documentari e conferenze sull’attività tra i banchi di scuola, in occasione della giornata mondiale contro l’omofobia del 17 maggio. Al torneo di pallavolo del Boga Volley, il gruppo sportivo gay bolognese (1-3 giugno, palestra liceo Copernico). Alla biciclettata tutta romagnola e al femminile Dyke on bike, che da Cesenatico approderà a Bologna, passando per Ravenna, Lugo e Ferrara. Allo spettacolo di Teatri di Vita in omaggio allo scrittore Pier Vittorio Tondelli (5-8 giugno, via Emilia Ponente 485). Al concerto del coro gay Komos, al party conclusivo post parata della notte tra il 9 e il 10 giugno al Parco Nord.

I convegni e gli incontri di discussione, oltre alla transessualità e ai problemi ancora irrisolti circa il cambio di sesso (sabato 14 aprile), affronteranno i temi delle famiglie omogenitoriali (4 maggio), l’educazione alla diversità e all’identità sessuale in ambito scolastico con lo scrittore Ivan Cotroneo (10 maggio, Palazzo d’Accursio), l’Hiv e il problema di chi si accorge tardi dell’infezione (14 maggio, policlinico S.Orsola-Malpighi), la lotta all’omofobia con l’aiuto della polizia (17 maggio, aula magna Santa Cristina), il ruolo delle donne apertamente lesbiche nei partiti e nelle istituzioni (21 maggio, Provincia di Bologna, via Zamboni 13), le persone Lgbt nel mondo del lavoro, con interventi di Susanna Camusso, Ivan Scalfarotto e l’amministrato delegato Ikea Italia (25 maggio, Palazzo d’Accursio), la famiglia che cambia e il contrasto dei pregiudizi (26 maggio, Palazzo d’Accursio).

Il programma completo, costantemente aggiornato, è consultabile sul sito www.bolognapride.it e sul gruppo facebook dell’evento www.facebook.com/pages/Bologna-Pride-2012/348974308466865.

Dal 18 di aprile saranno inoltre affissi per le vie di Bologna i primi manifesti del Bologna Pride, che ricorderanno alcune tappe salienti del movimento per i diritti civili: dalle conquiste dei neri e delle donne a quelle Lgbt dei nostri giorni, lungo lo stesso filo conduttore dell’orgoglio.

Il Bologna Pride 2012 è sostenuto economicamente da Conad, Robintur e Vigin Active.

Il Comitato Bologna Pride 2012 raccoglie le associazioni impegnate ad organizzare il pride nazionale del 9 giugno a Bologna. Ne fanno parte Arcigay nazionale, Arcilesbica nazionale, Arcigay Bologna Il Cassero, Arcilesbica Bologna, Movimento identità transessuale (Mit), Famiglie arcobaleno (genitori omosessuali), Agedo (genitori di persone omosessuali).

Perché il Pride?
Si celebra ogni anno in ricordo della ribellione del 28 giugno 1969 della comunità Lgbt che ruotava attorno ad un piccolo bar di Manhattan, lo Stonewall Inn, contro l’ennesimo episodio di soprusi e prepotenze da parte delle polizia cittadina. L’inconsueta rivolta di strada innescò un dibattito pubblico sui diritti delle persone omosessuali e la comunità gay e lesbica di diverse città americane ne trasse nuova consapevolezza e spirito d’iniziativa. L’episodio è considerato l’inizio del movimento di liberazione gay contemporaneo e viene ricordato ogni anno in un numero crescente di paesi del mondo. Per la comunità Lgbt è un’occasione di festa e di ritrovo, ma in paesi come l’Italia ancora arretrati sul piano della parità di diritti, diventa anche l’occasione per rivendicazioni politiche, come quelle per il diritto a sposarsi o per una legge contro la discriminazioni o la violenza omofobica.


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